E’ malata di anoressia e non ha dubbi, vuole morire. E’ la storia di una ragazza inglese di 32 anni, che da oltre 1 anno rifiuta cibi solidi. Ridotta in fin di vita, è finita in tribunale. Il giudice, che non ha avuto certamente un compito facile, ha stabilito l’alimentazione forzata. Il caso, piuttosto insolito, ha subito scatenato pesanti polemiche.
La ragazza, una studentessa di Medicina, ha una storia veramente triste alle spalle, fatta di sofferenza e abusi sessuali che è stata costretta a subire sin dalla tenera età di 4 anni fino a quando aveva 11 anni, e all’insaputa dei suoi genitori. Da adolescente, ha sofferto anche di bulimia, e ha iniziato a bere alcolici. A 15 anni è entrata in cura da un esperto e sembrava che le cose potessero prendere un’altra piega. Ma dopo una delusione d’amore ha abbandonato gli studi e ha ricominciato a bere, passando da un lettino di ospedale all’altro.
Una vita segnata dal dolore, e ora, falliti tutti i suoi tentativi per uscirne, desidera una cosa sola: morire in santa pace. Prendere una decisione in merito, per il giudice Peter Jackson non è stato semplice, soprattutto perché la ragazza, anche se sottoposta ad alimentazione forzata, ha pochissime possibilità di sopravvivere. Come ha spiegato il giudice:
Viviamo una volta sola. Veniamo al mondo una sola volta e una sola volta moriamo. E quella tra la vita è la morte è la più grande differenza che conosciamo. Un giorno questa donna potrebbe scoprire di essere una persona speciale, la cui vita vale la pena di essere vissuta.
I genitori della ragazza, per quanto possa sembrare sconvolgente, difendono il suo diritto a morire. Sentiamo che ha perso ogni speranza di raggiungere i traguardi che si era prefissata, dicono. Ed è qui che si scatena il mio tumulto interiore, ma come possono dei genitori, appoggiare una decisione del genere? La vita è un bene prezioso, c’è tanta gente che muore di malattie incurabili e l’anoressia non è tra queste.
Questa ragazza ha sofferto ingiustamente, e probabilmente nessuno ha saputo davvero aiutarla, ma dall’anoressia si può uscire ed è importante avere degli alleati in questa dura battaglia, in primis i propri genitori.
Via|The Telegraph; Photo Credits|ThinkStock