Ieri la FDA (Food and Drug Administration) americana ha approvato Truvada (emtricitabina / tenofovir disoproxil fumarato), quale primo farmaco per ridurre il pericolo di infezione da HIV in persone sane ma ad alto rischio di contagio (ad esempio perché con partner già sieropositivi). Il farmaco in questione era già stato approvato dalla commissione degli esperti in maggio ed ora è arrivato il via libero definitivo alla commercializzazione con questa nuova indicazione. Il truvada infatti è già ampliamente in uso con altri agenti antiretrovirali quale terapia in adulti e bambini affetti da hiv. Ma scopriamone altre particolarità sulla nuova indicazione.
Truvada: come assumerlo per prevenire
Il farmaco andrà assunto quotidianamente, come profilassi pre-esposizione (PREP), ma sempre in combinazione con pratiche sessuali più sicure, grazie all’utilizzo del profilattico. Il medicinale si è infatti dimostrato efficace nel 75% dei casi e non al 100%. Il timore è che questa approvazione possa indurre ad una attività sessuale più libera e quindi a maggior rischio. In tal senso il Truvada va infatti considerato come parte integrante di una strategia globale di prevenzione che, come sappiamo gli Stati Uniti hanno avviato da tempo, anche con la diffusione di test per l’Hiv gratuiti da fare in farmacia o kit domestici.
Truvada controindicazioni ed effetti collaterali
Il Truvada PREP spiegano gli esperti, va comunque utilizzato per la prevenzione solo da persone sieronegative al test, altrimenti per la FDA è controindicato. Non ci sono effetti collaterali nuovi rispetto all’utilizzo con antiretrovirali per la terapia, per l’indicazione PREP: stiamo parlando dunque di diarrea, nausea, dolore addominale, cefalea e perdita di peso. Gravi eventi avversi, compresi quelli specificamente connessi alla tossicità renale sono rari.
Truvada, il futuro
L’approvazione definitiva di questo farmaco è un passo avanti importante nei confronti della lotta all’epidemia dell’aids, a livello mondiale e di certo sarà al centro della Conferenza Internazionale sull’Aids/Hiv che aprirà i battenti domenica a Washington. Ma il futuro può riservare sorprese. Si legge infatti nel comunicato dell’FDA:
“Come condizione per l’approvazione, il produttore di Truvada, la Gilead Sciences, Inc., è tenuto infatti a raccogliere i ceppi virali da persone che contraggono il virus durante l’assunzione di Truvada e di valutare questi isolati per la presenza di resistenza. Inoltre, l’azienda è tenuta a raccogliere dati sugli esiti delle gravidanze per le donne che rimangono incinte durante l’assunzione di Truvada per PREP e per condurre una sperimentazione per valutare l’aderenza della droga e la sua relazione agli eventi avversi, il rischio di sieroconversione e lo sviluppo di resistenza in seroconverters.”
Foto: Getty Images
Fonte: FDA