E’ noto da qualche tempo che le bevande energetiche non apportino benefici all’organismo e che siano controindicate per i più giovani. Ma nonostante gli avvertimenti, il consumo non accenna a diminuire con conseguenze talvolta gravi. E negli Stati Uniti aumentano i casi di emergenza che richiedono ricoveri in seguito al consumo sconsiderato di energy drink.
Come anticipato sono in particolare i più giovani a risentire degli effetti di un uso eccessivo di queste bevande. E se gli studi di settore raccontano che già due anni fa la condizione era fortemente monitorata dagli esperti, ora un rapporto stilato dalla Substance Abuse and Mental Health Services Administration ci fa una fotografia molto precisa della situazione attuale, raccontando di un’impennata nei ricoveri e nelle emergenze assistenziali direttamente correlate all’abuso di bevande energetiche. Entrando nei particolari di questa relazione scopriamo che rispetto al 2007, anno dell’ultima rilevazione statistica in tal senso il numero dei ricoveri in ospedale correlati al solo consumo degli energy drink è aumentato. I sintomi incontrollati che spingono le persone a richiedere un aiuto specialistico di emergenza sono di diversa tipologia: insonnia, nervosismo, palpitazioni, tachicardia, convulsioni e addirittura attacchi epilettici. L’ipotesi più plausibile è che si tratti di intossicazione da caffeina, ma sarebbero necessari ulteriori studi più specifici per stabilirne una certa correlazione causa/effetto.
I medici statunitensi hanno stimato che si presentano loro almeno due casi al mese di questo genere. Numeri decisamente alti dipendenti, secondo la loro opinione, da una scarsissima informazione sugli effetti che questa bevanda ha sull’organismo. La popolazione, e questo è un problema comune ad ogni parte del mondo, non comprende che bere tre energy drink in un’ora è l’equivalente di circa quindici tazze di caffè. Il rapporto evidenza anche la presenza di casi importanti, circa 18, che si sono risolti con la morte del paziente. Un esempio tra tutti? Quello della ragazzina del Maryland morta dopo aver bevuto 1,5 l di Monster Energy, nota bibita energetica, qualche mese fa.
Substance Abuse and Mental Health Services Administration
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