E’ in corso un’epidemia di febbre dengue in Brasile. La situazione inizia ormai a preoccupare gli esperti. Sono state 600 dall’inizio dell’anno le persone che si sono rivolte ai nosocomi della città di Campo Grande, capitale dello stato brasiliano del Mato Grosso do Sul. Numeri concreti , che sottolineano una grave minaccia per i cittadini.
Dal loro canto le autorità sanitarie stanno facendo tutto il possibile affinché la situazione non degeneri, ma sia dal punto di vista meteorologico che sociale non vi è al momento un aiuto concreto. Il tempo, impietoso, continua a riversare pioggia sullo stato, portando alla creazione di pozzanghere dove la zanzara vettore della patologia può riprodursi indisturbata; e nel contempo manca il personale da adibire alla pulizia ed al drenaggio delle strade.
Fino ad oggi solo due persone sono morte di febbre dengue dall’inizio di gennaio, ma con 700mila abitanti potenzialmente a rischio, la situazione potrebbe degenerare facilmente. Ricordiamo che questa malattia, altamente infettiva, è causata dalla puntura di una zanzara vettore e si presenta con sintomi molto precisi: febbre alta, cefalea, dolori muscolari ed articolari ed una manifestazione cutanea molto simile al morbillo. In alcuni casi, quelli che poi si rivelano letali, può arrivare a presentarsi una febbre emorragica, molto difficile da sedare.
Il Mato Grosso è la seconda regione ad aver proclamato lo stato di emergenza in Brasile. Sebbene sia passato sotto sordina internazionalmente, già la città di Vittoria, nello stato di Espiritu Santo aveva lanciato l’allarme, con ben 1500 casi di febbre dengue in un solo mese. I contagi sono riusciti, inoltre, già a valicare il paese. In Paraguay otto persone sono morte per il virus e sono stati registrati circa 8500 casi. Per prevenire ulteriori contagi non solo la popolazione è stata mobilitata per la bonifica delle strade, ma le autorità locali stanno applicando protocolli di prevenzione, insegnando alla gente come prevenire la diffusione della patologia attraverso piccoli ma semplici accorgimenti come quello della copertura delle cisterne dell’acqua piovana.
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