I bambini di genitori iperprotettivi posseggono un maggiore rischio di soffrire di depressione sia in età adolescenziale che adulta. E’ questo il risultato di uno studio condotto dalla Mary Washington University e pubblicato sulla rivista di settore Journal of Child and Family Studies.
Tutto parte dal modo nel quale i genitori preparano i propri figli ad affrontare la vita. In America vengono definiti “genitori elicottero”, ovvero degli adulti opprimenti nei comportamenti che non lasciano ai propri bambini i loro spazi, tentando di controllarli in continuazione, in ogni ambito della loro vita. Una mania di controllo imposta che sebbene scaturisca dalla voglia di fare il bene dei propri pargoli, non ottiene altro che di spianare la strada verso una condizione di disagio futura, caratterizzata da depressione.
Si tratta di un fenomeno che negli ultimi anni, forse a causa anche della crisi economica globale, è maturato a tal punto di divenire un emergenza. Come spiega la dott. Holly Schiffrin, coordinatrice dello studio:
Questo eccesso di coinvolgimento dei genitori alla fine può creare una generazione di giovani deboli e privi di autonomia, completamente incapaci di sopravvivere in un mondo sempre più competitivo.
E proprio date le attuali condizioni socioeconomiche, il non riuscire a gestire la propria vita è un lusso che nessun giovane o adulto si può permettere. Per suffragare la propria tesi, la dottoressa ha preso in considerazione ed analizzato un campione di 297 studenti che si preparavano ad entrare all’università. Un gruppo di giovani quindi di età compresa tra i 18 ed i 23 anni. Essi sono stati chiamati a rispondere ad un test di tipo psicologico ed i risultati hanno mostrato come in molti sarebbero insoddisfatti della propria vita e affetti da sindromi di tipo depressivo. Un’importante percentuale di loro ha ammesso poi di avere dei genitori iperprotettivi.
Volete avere dei figli felici e capaci di badare a loro stessi? Non soffocateli con le vostre attenzioni, ma date il giusto peso ad ogni gesto senza invadere i loro spazi.
Fonte| JCFS
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