Anche quest’anno torna l’appuntamento con la Giornata Mondiale senza tabacco, che si celebra il 31 maggio. Lo scopo, come sempre, è quello di sensibilizzare la popolazione e le istituzioni sui rischi legati al fumo di sigaretta, che ogni anno uccide circa 6 milioni di persone. L’iniziativa è promossa dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS).
Ogni anno, solo nel nostro Paese, si registrano circa 83 mila morti legate al fumo e sempre più spesso le vittime sono donne. Come ha spiegato il professor Marco Alloisio, responsabile del reparto di Chirurgia toracica dell’Istituto Clinico Humanitas, l’incidenza è cresciuta soprattutto nella popolazione femminile. In 60 anni, infatti, il tasso di mortalità è aumentato del 600%, una cifra spaventosa. Inoltre la dipendenza dal fumo è causa certa di circa 30 malattie tra cui broncopneumatopie croniche, diverse forme tumorali, cardiopatie e vasculopatie.
Da non sottovalutare gli effetti nocivi del fumo passivo, in quanto favorisce l’insorgenza di problemi respiratori. È estremamente dannoso anche per il feto a causa delle proprietà cancerogene e mutagene delle sostanze tossiche contenute nel tabacco (metalli pesanti, nitrosamine ecc.) Non è un mistero, infatti, che i bambini di madri che fumano hanno una maggiore probabilità di nascere prematuri o sottopeso. Senza contare che il tabagismo durante la gravidanza può comportare anche gravidanze extra uterine, aborti spontanei, cattivo posizionamento della placenta, aumento delle complicazioni per la madre e il neonato al momento del parto, malformazioni congenite e un rischio triplicato della sindrome della morte improvvisa del lattante.
In occasione della Giornata Mondiale senza tabacco la LILT lancia un’iniziativa volta a proteggere la salute dei cittadini, ma anche a salvaguardare l’ambiente dal momento che un mozzicone di sigaretta impiega sino a 10 anni per degradarsi biologicamente, inquinando, tramite le tossine le falde acquifere. Per 24 ore niente fumo nei parchi e nelle aree verdi della città, frequentati soprattutto da bambini e anziani. La Lega, infatti, mira ad estendere il divieto di fumo ad importanti aree verdi delle città e del territorio nazionale come già avviene in molti Paesi come la Gran Bretagna, la Francia, la Germania, la Spagna e l’Irlanda, ma anche a New York e in molte città della California.
Via| LILT – Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori; Photo Credit| Thinkstock