Il 31 maggio si celebra la Giornata Mondiale Senza Tabacco, ideata nel lontano 1998 dalla Oms (Organizzazione Mondiale della Sanità) per sensibilizzare sugli effetti dannosi del fumo sulla salute. E specialmente quest’anno questa giornata assume una importanza fondamentale per i giovanissimi, coloro che potrebbero dare il via a una generazione di non fumatori e che invece, molto spesso, cedono al vizio della sigaretta per sentirsi grandi o emulare gli amici.
danni del fumo
Nuove regole sul fumo dal Ministero della Salute
Il Ministero della Salute ha preparato una bozza del Decreto Legislativo contenente le nuove regole sul fumo di sigaretta ed il tabacco con il quale recepirà la direttiva europea emessa in tal senso qualche tempo fa.
Rughe da fumo di sigaretta, si dimostrano 5 anni in più
Donne avvisate… mezze salvate. Che il fumo di sigaretta non sia un toccasana per la salute è oramai notorio, così pure il fatto che fumare faccia venire le rughe. Gli esperti le chiamano “smoking lines”. A conferma dei danni sulla pelle del viso, lo studio condotto chirurghi plastici della University hospital case medical and school of medicine di Cleveland su 79 coppie di gemelli di 48 anni di età media (in maggioranza donne) fumatori e non.
Sigarette, rischio d’asma per generazioni
Se fumate sigarette abbiate ben chiaro un fattore: i danni derivanti dal fumo possono protrarsi fino a tre generazioni da quella affetta dal vizio del fumo causando problemi d’asma, ad esempio, anche ai nipoti di nonne fumatrici in gravidanza.
I residui del fumo passivo danneggiano il DNA
Il fumo passivo danneggia la nostra salute quanto se non di più di quello attivo. Non ci stupisce quindi, ma ci preoccupa, venire a conoscenza di un recente studio su questo tema che indica come il fumo di “terza mano”, così viene definito ciò che rimane per anni su mobili e pareti, possa essere in grado di modificare e danneggiare il DNA.
Giornata Mondiale senza tabacco 31 maggio
Anche quest’anno torna l’appuntamento con la Giornata Mondiale senza tabacco, che si celebra il 31 maggio. Lo scopo, come sempre, è quello di sensibilizzare la popolazione e le istituzioni sui rischi legati al fumo di sigaretta, che ogni anno uccide circa 6 milioni di persone. L’iniziativa è promossa dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS).
Il fumo fa male al cervello: nuove conferme
Il fumo fa male, non smetteremo mai di ripeterlo. Ed uno studio condotto dagli scienziati del King’s College di Londra conferma ancora una volta il suo effetto dannoso, arrivando addirittura ad utilizzare un particolare termine, quello del “marcire”. Fumare non solo mette a repentaglio la salute favorendo la comparsa di un ictus o di un infarto ma porta inesorabilmente il cervello a favorire lo sviluppo dell’Alzhaimer o di altre tipologia di demenza.
Insonnia, una causa anche nelle sigarette?
Secondo uno studio tedesco pubblicato sulla rivista Addiction Biology chi fuma non solo riposa meno, ma anche peggio rispetto ai non fumatori. Che la sigaretta non sia un toccasana per la salute è oramai cosa nota, sono anni, infatti, che i ricercatori invitano a non fumare prima di andare a letto.
Leucemia linfoblastica acuta infantile: fumo genitori fattore di rischio
Il fumo fa male: e come sempre quando si tratta di possibile concepimento o gravidanza, i suoi effetti rischiano non solo di mettere a rischio la salute della donna, ma anche quella del nascituro. Al consumo di sigarette prima del concepimento è stato infatti associato, nel corso di un recente studio di origine australiana, una maggiore incidenza di leucemia linfoblastica acuta.
Tumore al polmone: c’è chi ancora non rinuncia alla sigaretta
Il tumore, in ogni sua accezione, è una patologia che prevede un certo cambiamento nelle abitudini di vita delle persone, specialmente per ciò che concerne i comportamenti a rischio. Fumare una sigaretta rientra tra questi. Eppure vi è chi continua a fumare nonostante una diagnosi di tumore al polmone o al colon retto, pur conscio che azioni di questo genere risultino estremamente deleterie per la propria salute.
Cancro della vescica: è colpa del fumo nel 50% dei casi
Cancro della vescica: per gli italiani rappresenta un killer silenzioso e, purtroppo, efficace. Il nostro paese è infatti tra le prime posizioni per ciò che riguarda l’incidenza di questo cancro. E’ stimato che almeno 20mila persone si ammalino ogni anno: ed il trend non accenna a diminuire. Facendo il punto sulla patologia presso l’ultimo congresso dell’Auro, l’associazione urologi Italiani, è emerso che tra le maggiori cause vi sia quella del fumo di sigaretta.
Cancro, fumo prima causa per tumori vescica e rene
Che fumare non sia affatto salutare ed aumenti il rischio di insorgenza di diversi tipi di cancro, lo sapevamo da tempo. In particolar modo la ricerca aveva sottolineato il ruolo delle sigarette nell’incremento di tumori ai polmoni. Oggi parliamo di un nuovo allarme sui danni del fumo che ci arriva dall’Associazione Urologi Italiani (AURO), stavolta per quanto riguarda cancro alla vescica e cancro al rene. Il fumo, infatti, oltre ad accrescere le probabilità di ammalarsi di cancro al polmone, è tra le prime cause di quello alla vescica ed al rene.
Fumo, alle donne fa male cinque volte di più
Il fumo di sigaretta fa male. E si tratta di un fatto pacifico confermato da numerosi studi a tal riguardo. Ma a quanto pare sembra “accanirsi” letteralmente con le donne che subirebbero danni in misura maggiore di cinque volte rispetto agli uomini. A suggerirlo ci pensa uno studio presentato al Congresso della Società europea di cardiologia di Parigi dalla dott.ssa Elena Tremoli del dipartimento di scienze farmacologiche dell’Università di Milano.