La lipodistrofia è una malattia che si manifesta con un’insolita variazione dell’aspetto fisico, con la comparsa di un accumulo di grasso in alcuni distretti corporei e una riduzione di volume di altre zone del corpo. Molto spesso viene riscontrata in persone che assumono farmaci anti Hiv e inibitori delle proteasi. Ad oggi, infatti, le cause sono ignote. Vediamo insieme di cosa si tratta, quali sono i sintomi e la terapia da seguire.
Lipodistrofia: cause
La comparsa della lipodistrofia è stata variamente correlata all’impiego di tutte le classi di farmaci antiretrovirali, ma l’ipotesi più accreditata è che abbia una genesi multifattoriale, con vari altri fattori (genetici, ormonali, metabolici, immunitari) che intervengono nell’origine di questa malattia. Non è chiaro, tuttavia, se le alterazioni metaboliche e le alterazioni della distribuzione del grasso corporeo siano effettivamente componenti di un’unica sindrome clinica. Secondo alcuni studi, infatti, potrebbero rappresentare due sindromi separate che spesso coesistono.
Lipodistrofia: sintomi
Questa sindrome comprende manifestazioni cliniche differenti che possono interessare contemporaneamente o separatamente le funzioni metaboliche e la distribuzione del grasso corporeo, quali:
- Alterazioni del metabolismo glucidico: iperglicemia, con possibile sviluppo di diabete insulino-resistente, intolleranza glucidica.
- Alterazioni del metabolismo lipidico: ipertrigliceridemia, ipercolesterolemia, aumento del colesterolo LDL.
- Anomala distribuzione del grasso corporeo: accumulo di grasso sottocutaneo alla base della nuca, alle mammelle e all’addome.
- Perdita di grasso: assottigliamento degli arti (soprattutto inferiori) con prominenza delle vene sottocutanee, restringimento dei fianchi e delle cosce, assottigliamento del volto (guance) con aumento delle rughe.
Nelle donne sembra essere più frequente l’accumulo di grasso, mentre negli uomini la perdita di tessuto adiposo. Anche la presenza delle alterazioni metaboliche può variare a seconda del sesso.
Lipodistrofia: cura
Sebbene spesso si è osservata la reversibilità della sindrome dopo sospensione o variazione della terapia antiretrovirale, al momento non esiste una cura unica, ogni caso va analizzato singolarmente con l’aiuto di uno specialista in endocrinologia.
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