Giochi in spiaggia per bambini: da sempre la più grande preoccupazione dei genitori che ansiosi vorrebbero, come giusto che sia, dare il meglio ai propri figli. I pediatri però lanciano un allarme: fate attenzione a cosa comprate al mare per loro.
Quanti genitori, di qualsiasi generazione, hanno per una volta ceduto ed acquistato in spiaggia ad esempio delle bolle di sapone per far giocare i proprio piccoli? Molti sicuramente. Ma al pari delle precauzioni che si prendono relativamente all’esposizione al sole dei minori, si dovrebbe prendere con minore leggerezza l’approccio ludico dei bambini.
Aquiloni, catenine, la lista degli oggetti ai quali i genitori dovrebbero porre maggiore attenzione sono tantissimi, sia per il rischio di ingestione che di allergie. Ecco cosa suggerisce il prof. Antonino Reale, del Bambin Gesù di Roma, all’AdnKronos:
I rischi maggiori sono per i bimbi da 1 a 3 anni nei casi in cui avvenga l’inalazione di corpi estranei che finiscono nei polmoni o l’ingestione di oggetti molto piccoli. Le pile a bottone, usate in molti giochi elettronici, sono uno dei casi più’ frequenti. Solo nell’ultimo periodo al pronto soccorso dell’Ospedale Bambino Gesù abbiamo visitato 4 piccoli pazienti arrivati per un principio di soffocamento. Molti corpi estranei possono anche finire nell’orecchio o nel naso del bambini. Le perline vendute in spiaggia sono molto pericolose per i neonati sotto i 36 mesi, che non dovrebbero maneggiare oggetti più’ piccoli di una pallina da “ping pong”.
Prima di acquistare qualsiasi gioco in spiaggia per bambini dovete quindi controllare che presenti il marchio di conformità Ce. Pensate alle conseguenze, per gli occhi dei vostri bambini, dell’utilizzo di un liquido non sicuro alla base delle bolle di sapone. Si tratta di uno dei giochi più ricercati, ad ogni età. Ed in alternativa, ed è decisamente meglio, dotatevi di paletta e secchiello, e giocate voi stessi con i vostri figli, offrendogli la possibilità di non sentire necessità di nessun gioco ulteriore.
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