Le vene varicose in gravidanza sono problema molto diffuso ed è legato ai cambiamenti ormonali e al peso del pancione che rallenta la circolazione sanguigna. Questa condizione, infatti, può far insorgere disturbi venosi agli arti inferiori o nel caso delle donne predisposte, peggiorarli. Vediamo insieme quali sono i sintomi, i rimedi e cosa fare.
Vene varicose in gravidanza: sintomi
La gravidanza è un momento particolare per l’organismo della donna, che subisce importanti modificazioni per lo sviluppo del feto e il sistema venoso degli arti inferiori risente di questi cambiamenti. Nel corso del primo trimestre si verifica un notevole aumento del progesterone, che aumenta il flusso di sangue alle pelvi per nutrire il bambino attraverso la placenta, ma allo stesso tempo provoca una congestione delle vene e di conseguenza l’improvvisa comparsa di varici. Durante il secondo, ma soprattutto nel terzo trimestre l’aumento del volume dell’utero determina una compressione sulle vene delle pelvi che a loro volta comportano un difficoltà di “scarico” delle vene delle gambe che tendono a dilatarsi e a trasformarsi in vene varicose. Nelle ultime fasi della gravidanza, il quadro è complicato dalla ritenzione idrica a causa di un’alterazione della funzionalità dei reni.
Vene varicose in gravidanza: rimedi
Le alterazioni metaboliche, l’aumento del progesterone e la compressione dell’utero sulle vene del circolo pelvico concorrono allo sviluppo delle vene varicose nel 70% delle gravidanze, tuttavia in molti casi dopo il parto e nel giro di qualche settimana la situazione rientra, fatta eccezione per le donne predisposte e che presentavano alcuni fattori di rischio per lo sviluppo di vene varicose. La gravidanza, in questi casi, promuove lo sviluppo delle varici. I trattamenti farmacologici, la scleroterapia, il laser o l’intervento chirurgico possono essere presi in considerazione solo dopo la fase di allattamento.
Vene varicose in gravidanza: cosa fare
Per prevenire e alleviare questo disturbo è consigliato non solo fare attenzione all’aumento di peso, ma anche l’uso regolare di calze elastiche compressive, l’attività fisica come acqu-gym, cyclette, e i massaggi linfodrenanti.
Via| Flebologia.net; Photo Credit| Thinkstock