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Allergia, lavaggio del sangue come terapia

Terapia a base di “lavaggio del sangue” contro l’allergia. E’ così che si è salvato un bambino di 7 anni, affetto da una gravissima allergia alimentare multipla associata ad asma.

Una vita sempre sotto controllo: le sue condizioni erano così gravi a tal punto di rischiare lo shock anafilattico anche solo a causa di una esposizione minima all’allergene o al suo odore. Per il piccolo latte, nocciole, uova, pesce e frutta erano come veleno. E fino a qualche mese fa non era in grado di poter vivere una vita normale e felice come i suoi coetanei. I suoi genitori e parenti lo sorvegliavano costantemente per evitare che si sentisse male: le sue immunoglobuline nel sangue, gli anticorpi responsabili delle allergie erano così alti che non consentivano a Michele nemmeno di poter usufruire del farmaco in grado di tenere sotto controllo la sua malattia.

Tutto è cambiato ad agosto presso l’Ospedale Bambin Gesù di Roma quando il piccolo è stato sottoposto a plasmaferesi selettiva, ovvero un lavaggio del sangue opportunamente studiato. Il protocollo utilizzato sul bimbo è chiamato tecnicamente “immunoadsorbimento IgE”, ed è stato eseguito con un macchinario capace di eliminare dal sangue solo gli anticorpi in grado di dare vita alle allergie. E’ un protocollo che di solito viene utilizzato nelle persone che seguono delle terapie antirigetto dopo un trapianto o nei pazienti che soffrono di malattie autoimmuni gravi.

E la selettività la sua forza e data la tipologia di macchinario e la quantità di sangue che finisce nella circolazione extracorporea durante il procedimento, questo tipo di plasmaferesi si adatta ad essere utilizzata anche su pazienti pediatrici. Per Michele è iniziata una nuova vita: le sue immunoglobuline si sono abbassate a tal punto di consentirgli di prendere i farmaci per la sua malattia e la sua soglia di tolleranza agli allergeni è cresciuta sensibilmente. Contestualmente l’asma è sotto controllo e può giocare con gli altri bambini ed andare a scuola senza problemi.

Questo protocollo, spigano i medici, apre nuove strade alla cura delle allergie, presentandosi come indicata per i bambini affetti da forme gravi di questa patologia.

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