Può il nichel contenuto in alcune monete provocare allergia e dermatite da contatto? Secondo una lettera recentemente pubblicata sul British Medical Journal e composta dalla dermatologa inglese Danielle T. Greenblatt, del St. John’s Institute of Dermatology a nome di diversi ricercatori del Regno Unito, la risposta sarebbe più che positiva.
A essere messe sotto esame, a tal punto da creare un allarme vero e proprio, sono le nuove monete introdotte dalla zecca statale britannica, divenute inconsce protagoniste di molte irritazioni nelle persone predisposte alle allergie e mal tolleranti il nichel nello specifico. Bisogna partire da un presupposto: questo elemento è spesso presente in alcuni tipi di bigiotteria ed addirittura in alcuni alimenti: dei “beni” che non tutti sono costretti ad assumere o toccare, al contrario delle monete.
Il problema sollevato dai dermatologi del Regno Unito è in realtà vissuto dal resto dei cittadini europei ormai dal 2002. Il nichel è, infatti, contenuto all’interno delle monete da 1 e 2 euro ed è in grado di provocare dei rush cutanei di breve durata in circa il 10% della popolazione. La “forza” con la quale la dermatite si palesa cambia ovviamente in base al soggetto, ma è pacifico che il problema sussista.
Al pari di ciò che sta facendo attualmente la dott.ssa Greenblatt all’interno dei suoi confini nazionali, nel 2004 il problema venne sollevato da una ricercatrice italiana, la dott.ssa Stefania Seidenari, la quale aveva sottolineato come la quantità di nichel contenuta nelle monete fosse eccedente le soglie considerati accettabili dalla Comunità Europea, ma che al contempo era impossibile cambiarne la composizione perché nelle linee guida relative al composto e all’allergia da lui scatenata non rientrava la tipologia di contatto specifica delle monete.
Il problema della moneta europea risiede nella sua composizione bimetallica: nel toccarsi le due leghe metalliche utilizzate favoriscono, a livello scientifico, il potenziamento del rilascio del nichel. Il suggerimento dei ricercatori italiani, che nel corso degli anni hanno studiato l’allergia a questo elemento ed il loro rapporto con le monete europee, è quello di non spaventarsi per reazioni di poco conto e piccoli arrossamenti per i quali è possibile agire con antistaminici a livello topico, ma di proteggersi adeguatamente dal contatto, magari tramite dei guanti, se le reazioni al nichel raggiungono livelli allarmanti.
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Fonte: British Medical Journal