Dermatite ai genitali maschili o femminili, quali possono essere le cause? La dermatite è un’infiammazione del derma, cioè della parte esterna della pelle. Questa si manifesta con eruzioni cutanee, rash di vario tipo, che alterano l’aspetto e la consistenza della cute stessa: a seconda della causa si può avere un arrossamento di una piccola area o di una più vasta, ispessimento, assottigliamento, la compresenza o la predominanza di screpolature, crosticine, bolle d’acqua o di pus, lesioni sanguinolente, macchie bianche o scure e/o prurito. Eruzioni cutanee si possono avere in qualunque parte del corpo ed essere più o meno fastidiose, ma quando si verificano nell’area dei genitali maschili o femminili possono essere particolarmente pericolose e non vanno trascurate. Ecco le cause più comuni e come riconoscerle.
dermatite da contatto
Dermatiti nei bambini: aumento a causa dei trucchi
Dermatiti: negli Stati Uniti è boom tra le bambine e nelle pre-adolescenti a causa dei trucchi che utilizzano per il make up. Parliamo di un vero e proprio fenomeno, sia a livello medico che sociale. Oltreoceano, infatti, complici spesso dei programmi televisivi che mettono la bellezza delle bambine al centro dell’attenzione, è in aumento il numero delle bambine che fin dai 7 anni fanno ampio uso di cosmetici. La situazione, secondo i pediatri della Fimp, Federazione italiana medici pediatri, è da monitorare anche in Italia.
L’allergia al nichel rende pericolose alcune monete ?
Può il nichel contenuto in alcune monete provocare allergia e dermatite da contatto? Secondo una lettera recentemente pubblicata sul British Medical Journal e composta dalla dermatologa inglese Danielle T. Greenblatt, del St. John’s Institute of Dermatology a nome di diversi ricercatori del Regno Unito, la risposta sarebbe più che positiva.
Cosa mangiare e cosa evitare in caso di allergia al nichel
L’allergia al nichel che solitamente si manifesta con una dermatite da contatto più o meno violenta è una patologia insidiosa, che può sviluppare la sintomatologia in qualunque momento. Spesso anche con crisi respiratorie tipiche dell’asma o gastroenteriti. La causa sta nel fatto che il nichel è praticamente ovunque ed anche se non vogliamo in un modo o nell’altro rischiamo di venire a contatto con questo metallo: è presente anche negli utensili da cucina, nei detersivi e nei cibi, oltre che nei gioielli, e nei cosmetici tutte cose che solitamente vengono maggiormente usate dalle donne rispetto agli uomini, tant’è che l’appartenenza al genere femminile rappresenta un vero e proprio fattore di rischio.
Come prevenire l’allergia al nichel
Ridurre l’esposizione al nichel è un ottimo metodo per prevenire l’allergia al nichel, prima ancora che si manifesti. Questo soprattutto se si appartiene a particolari categorie a rischio. Quali? Le donne in genere sviluppano allergia al nichel più facilmente degli uomini, dunque l’appartenenza a questo genere rappresenta di per se già un fattore di rischio. Non è però ben chiaro il perché. Forse dipende dal fatto che le signore tendono ad indossare gioielli sin da giovanissime: il nichel è comunemente usato in gioielleria e bigiotteria, quindi evitare il contatto prolungato con piercing ed altri monili contenente tale metallo è già un buon punto di partenza.
Patch test per le allergie da contatto, cos’è e come si fa
Il Patch test è un’indagine diagnostica semplice ed indolore atta ad identificare una dermatite da contatto dovuta ad una particolare sostanza. Le dermatiti da contatto sono di due tipi: la prima è quella dovuta ad una sostanza irritante, urticante, come può essere ad esempio una pianta, l’ortica, l’altra invece rappresenta una reazione allergica, che parte dal sistema immunitario ed è dovuta dunque alla sensibilizzazione ad un preciso allergene. E’ il caso ad esempio dell’allergia al nichel.
Allergia al nichel: cause, sintomi, diagnosi e terapie
L’allergia al nichel è più frequente di quanto si pensi, anzi, rappresenta la più comune causa di dermatite allergica da contatto, e compare quando si tocca un oggetto che contiene nichel: nulla di più scontato se consideriamo che questa sostanza si trova in molti oggetti di uso quotidiano: collane, orecchini, piercing e bracciali, monetine, cinturini di orologi, occhiali, utensili da cucina, cibi, zip di pantaloni, chiavi e portachiavi, cinture o bottoni dei jeans!
Dermatite da cellulare e da cosmetici
Gli allarmi si succedono ogni giorno. Siamo il paese che vive in stato di perenne allerta per pericoli veri e presunti, segnalati dappertutto. Le donne sono le più “aggredite” da messaggi di pericolo e di conseguenza, molte vivono in perenne ansietà. Ad esempio, recentemente, le donne sono state accusate di essere affette da una vera e propria “bulimia” da cosmetici, assunti spesso senza discernimento, che mettono in pericolo la loro epidermide. Secondo una recente ricerca condotta su 7.800 soggetti, ogni donna mediamente utilizza addirittura dai dodici ai quattordici prodotti cosmetici al giorno, ognuno dei quali composto di circa venticinque ingredienti fra additivi e conservanti, stressando così la pelle con più di 300 sostanze.
Inutile descrivere i problemi che queste sostanze provocano, se non sono state studiate dal punto di vista scientifico. Occorre essere vigili e non lasciarsi prendere dal panico degli allarmi e reagire con grande attenzione a questo “rumore di fondo” creato in campo dermatologico. Ad esempio ormai è assodato che ci sarebbero circa 10 mila persone che soffrono di dermatite provocata dal telefono cellulare, uno strumento di uso comune di cui è difficile fare a meno, specialmente per donne che lavorano o che hanno impegni pressanti.
Le dermatiti allergiche: attenzione a lattice, nickel e cellulari
Se improvvisamente sulle mani compaiono prurito, arrossamento, gonfiore cutaneo e bolle non è il caso di andare nel pallone: non vi state trasformando in un extraterrestre. Una visita dal dermatologo è sempre consigliabile, ma sappiate che con molta probabilità si tratta di una semplice allergia da contatto. Che cos’è, lo dice il nome stesso: un fenomeno causato dal contatto, appunto, con una sostanza presente in oggetti comuni. Di quelli che usiamo tutti i giorni, come il cellulare o il detersivo per i piatti. Le molecole incriminate possono essere presenti anche in piccolissima quantità, ma quando toccano la pelle, provocano irritazione.
Di solito si manifesta bruscamente con prurito, arrossamento della pelle, gonfiore, bolle e croste. Fino ad arrivare, in alcuni casi, alla disquamazione dello strato più superficiale della pelle. E può anche estendersi a zone del corpo che non sono entrate in contatto con l’oggetto, come il viso e il collo. Perché magari, dopo aver toccato la sostanza allergizzante con le mani, attraverso queste la portiamo in giro per il corpo. In genere, non è un disturbo particolarmente grave e i disagi che provoca sono limitati ai sintomi; però possono essere molto fastidiosi (ci sono infatti persone più sensibili di altre) e possono durare anche qualche giorno.