Vi sono 5 importanti miti da sfatare quando si parla di asma e sport. Validi sia per gli adulti che per i bambini e che spesso portando a delle vere e proprie limitazioni nel godere dell’attività fisica, qualsiasi essa sia. Scopriamo quali sono i “preconcetti” da dimenticare.
1. Nuoto unico sport
Il nuoto non è l’unico sport che una persona che soffre d’asma può fare. A prescindere dall’età che si ha si può praticare qualsiasi attività, l’importante è che non si indugi in sport estremi che possano effettivamente compromettere le capacità respiratorie della persona.
2. Non si può fare sport agonistico
L’impossibilità per i malati d’asma di non poter fare sport a livello agonistico è un altro falso mito che deve essere abbattuto. L’importante è che venga dato il via libera dal medico dello sport con dell’opportuna certificazione dopo una valutazione funzionale delle condizioni generali e di resistenza. Esempi famosi di atleti affetti d’asma? Il nuotatore Mark Spitz e Haile Gebrselassie, maratoneta.
3. Sport causa asma da sforzo
Non propriamente. Essa può comparire quando si fa sport se la malattia non è gestita in modo adeguato e compensata. Tosse, sibili, ed i classici sintomi dell’asma possono essere tenuti sotto controllo tranquillamente se viene prescritta la terapia adeguata. E l’attività fisica sostenuta smette di essere un problema ma può essere goduta senza conseguenze.
4. L’acqua della piscina aggrava i sintomi
Questo è un falso mito che in teoria verrebbe confutato dal’altro più famoso, ovvero che chi soffre d’asma può dedicarsi solo al nuoto. Su questo tema le ricerche degli scienziati sono contrastanti: alcune sostengono che questa sostanza stimoli l’iperreattività bronchiale ed quindi aumenti rischio di asma mentre altre sottolineano che non vi siano problemi e che l’attività sportiva in questione apporti benefici alla salute, soprattutto a quella cardiovascolare.
5. Farmaci inalatori vengono considerati doping
Questo è falso. Gli atleti affetti di asma possono utilizzare il salbutamolo somministrato per via inalatoria fino ad un dosaggio giornaliero di 1600 mcg Essi sono considerati doping, insieme ai corticosteroidi, se in grandi quantità e utilizzati per via sistemica.
Fonte | SMA.AU
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