E’ proprio vero: non c’è niente che l’uomo inventi che non sia già impiegato da secoli nella macchina simbolo stesso della perfezione: il corpo umano.
Questa volta è il turno del navigatore satellitare, sviluppato su tecnologia tom tom, di avere un parallelo addirittura nel nostro cervello.
Secondo quanto afferma un recente studio condotto da Hugo Spiers e reso noto al Festival della Scienza di Liverpool, nell’area cerebrale dell’ippocampo esisterebbe un navigatore interno che ci da le esatte coordinate del posto in cui ci troviamo, nonchè la distanza percorsa e la direzione presa.
Una sorta di bussola interna con mappe e griglie integrate, che fa parte delle nostre capacità di apprendimento e memoria. Basterà a non farci smarrire la retta via?