Nonostante sia ormai un elettrodomestico molto diffuso, tanto che probabilmente è presente nelle case di quasi tutti noi, il forno a microonde è ancora avvolto da un’aura di mistero. Alcune leggende sul suo funzionamento, nate con lui durante i primi anni dell’invenzione, resistono ancora oggi, e visto che quasi tutte riguardano la salute, forse è il caso di chiarirle una volta per tutte.
Mito 1: Il microonde distrugge le sostanze nutritive nei prodotti alimentari. Qualsiasi tipo di cottura distrugge una certa percentuale di sostanze nutritive nei prodotti alimentari. Più a lungo si cuociono i cibi, più nutrienti si distruggono. Ne consegue che la verdura cotta in una pentola sul fuoco perde le sostanze nutritive, proprio come avviene in un forno a microonde. Anzi, addirittura si pensa che i nutrienti persi siano persino inferiori perché il tempo di cottura con le microonde è molto più breve.
Mito 2: I forni a microonde causano il cancro. Le microonde in realtà sono più come le onde radio che come le onde radioattive. Alcuni forni difettosi o arrugginiti possono rilasciare all’esterno alcune onde, le quali comunque non sono pericolose. In ogni caso basta sostituire il forno con uno nuovo non danneggiato per evitare di correre qualsiasi tipo di rischio.
Mito 3: I forni a microonde distruggono i batteri. Questi forni non riscaldano i cibi in modo uniforme. I batteri possono facilmente sopravvivere in zone fredde, per cui è generalmente consigliato mescolare il cibo mentre viene riscaldato. I forni a microonde semplicemente non distruggono tutti i tipi di batteri.
Mito 4: I microonde danneggiano i pacemaker. In passato, la radiazione a microonde potrebbe avere interferito con il segnale proveniente dai pacemaker, in quanto questi sono dispositivi elettronici. Ma quelli più vecchi potevano subire le interferenze elettriche provenienti da qualsiasi altro dispositivo elettronico, compresi i cellulari o gli iPod, mentre quelli più moderni sono dotati di schermi elettromagnetici per evitare questa interferenza.
Mito 5: Tutti i metalli in un forno a microonde provocano scintille. In realtà i metalli con spessori elevati non producono alcun tipo di scintilla. Al massimo la stagnola può provocare qualche mini-fulmine. Questo avviene perché il metallo respinge le microonde che vengono emesse, per questo i contenitori di metallo non si riscaldano come invece fa il cibo al loro interno.
Mito 6: Le microonde riscaldano il cibo dall’interno. Al massimo è vero il contrario. Provate con un pezzo di burro inserito in un microonde, vedrete che si scioglie prima all’esterno e poi pian piano raggiunge l’interno.
Mito 7: Il microonde usa pochissima energia. In realtà non hanno un vero e proprio basso consumo di energia. Al massimo si risparmiano grandi quantità di tempo rispetto ad un forno elettrico normale. Una patata può cuocersi in un’ora in un forno classico o in quattro minuti in un microonde, portando ad un utilizzo inferiore di energia.
Mito 8: Il forno a microonde brucia gli occhi. Molte persone credono che non si debba guardare attraverso la finestrella del forno a microonde, perché si potrebbero bruciare gli occhi. Questo è semplicemente falso. Non ci sono perdite di onde elettromagnetiche all’esterno, e quando queste ci sono, sono davvero insignificanti, di certo non tali da far perdere la vista.
Quanto l’elettrosmog è nocivo per la nostra salute
Cucinare al microonde: teglia di zucchine e patate
[Fonte: Health24]