Come si fa una risonanza magnetica? E’ questa la domanda che molte persone che debbono sottoporsi a questo esame si pongono ed alla quale oggi risponderemo.
pacemaker
Cellule “pacemaker” create in laboratorio
Cellule pacemaker sono state create in laboratorio da un gruppo di ricercatori statunitensi di stanza presso l’eccellente centro medico Cedars-Sinai Heart Institute di Los Angeles. Da anni scienziati di tutto il mondo sono alla ricerca di una soluzione biologica per sanare un cuore malato. Questo step avvicina il traguardo finale.
Pacemaker cardiaco senza batterie in arrivo?
Un pacemaker in grado di funzionare senza batterie, alimentato semplicemente dal battito del cuore. Un dispositivo ancora sperimentale davvero incredibile che potrebbe mettere fine alla necessità dei malati di cuore che contano su questo device hi-tech per poter vivere di sottoporsi alle operazioni chirurgiche necessarie per ricaricare le batterie dell’oggetto.
Pacemaker, allo studio quello che si ricarica con il battito cardiaco
Nonostante i pacemaker (dispositivi che aiutano con la contrazione del cuore) consumino una quantità piccolissima di energia (circa un milionesimo di watt) per funzionare, prima o poi si scaricano. Questo comporta il disagio per un paziente di doversi recare nuovamente dal chirurgo per un’operazione che lo sostituisca con uno carico. Questo significa che un paziente affetto da qualche malattia cardiaca potrebbe doversi sottoporre a diversi interventi chirurgici, con tutti i rischi che ciò comporta, per tutta la vita. Perciò sono allo studio diversi metodi per autoricaricare il dispositivo.
Le microonde fanno male? 8 miti da sfatare
Nonostante sia ormai un elettrodomestico molto diffuso, tanto che probabilmente è presente nelle case di quasi tutti noi, il forno a microonde è ancora avvolto da un’aura di mistero. Alcune leggende sul suo funzionamento, nate con lui durante i primi anni dell’invenzione, resistono ancora oggi, e visto che quasi tutte riguardano la salute, forse è il caso di chiarirle una volta per tutte.
Mito 1: Il microonde distrugge le sostanze nutritive nei prodotti alimentari. Qualsiasi tipo di cottura distrugge una certa percentuale di sostanze nutritive nei prodotti alimentari. Più a lungo si cuociono i cibi, più nutrienti si distruggono. Ne consegue che la verdura cotta in una pentola sul fuoco perde le sostanze nutritive, proprio come avviene in un forno a microonde. Anzi, addirittura si pensa che i nutrienti persi siano persino inferiori perché il tempo di cottura con le microonde è molto più breve.
Inghilterra: primo essere umano infettato da un virus informatico
I dispositivi impiantabili, come ad esempio i pacemaker, defibrillatori e gli impianti cocleari, stanno diventando vulnerabili all’infezione dei virus informatici, avverte un ricercatore inglese. Per dimostrare la sua teoria, Mark Gasson, uno scienziato dell’Università di Reading della Scuola di Ingegneria dei Sistemi, ha deciso di fare di sé stesso il “paziente zero”.
Gasson ha ammesso di essere la prima persona al mondo ad essere infettata da un virus informatico, dopo aver “contaminato” con un alto livello di identificazione in radiofrequenza (RFID) un chip per computer che si era impiantato nella mano sinistra.
Il punto, afferma Gasson, è stato quello di richiamare l’attenzione sui rischi connessi con l’utilizzo di tecnologie sempre più sofisticate nei dispositivi medici impiantabili.
Arriva in Italia il Pacemaker “superprotetto”
Quante volte avete letto, nelle controindicazioni di molti elettrodomestici, “non utilizzabile da portatori di pacemaker”. Coloro che hanno problemi al cuore, di solito gli over-60 o chi ha patologie congenite, oltre a dover lottare ogni giorno con le proprie disfunzioni cardiache, è spesso costretto a trovare il modo di passare attraverso un metal detector, utilizzare una fotocopiatrice, o peggio ancora fare una visita medica senza la risonanza magnetica.
Da oggi tutti questi problemi saranno risolti. Un nuovo tipo di pacemaker, presentato a Roma nei giorni scorsi, eliminerà tutte queste “scomodità” in quanto, assicurano i medici, è immune ai campi elettromagnetici, nel senso che non interferisce ad esempio con i cellulari, con i dispositivi antitaccheggio, e permette di fare delle risonanze magnetiche senza problemi al cuore del paziente, evitando metodi “alternativi”, più pericolosi o meno precisi, per diagnosticare qualche problema agli organi interni, non potendo sottoporsi ad esami specifici.
E’ vero che gli iPods interferiscono con i pacemaker?
Addirittura, in alcuni casi, i ricercatori rilevarono che anche nel raggio di 45 centimetri di distanza tra l’iPod e il cuore ci potevano essere interferenze.