Non è servita la brutta storia di qualche mese fa, che ha portato alla sospensione di un’infermiera torinese per aver pubblicato su Facebook le foto di alcuni pazienti ritoccati con frasi spiritose scritte sul petto. Alcuni medici ci sono ricascati, e le conseguenze adesso potrebbero essere gravissime.
Ci troviamo a Udine, nell’ospedale Santa Maria della Misericordia, e medici e infermieri si fanno riprendere in pose sorridenti nelle fotografie che andranno pubblicate sul social network. Nulla di male, se non fosse che, a dispetto della legge sulla privacy, nelle foto compaiono anche alcuni malati. Il resto è facile intuirlo. Le foto sul profilo della donna vengono scaricate e messe in circolazione da qualche amico burlone e si diffondono alla velocità della luce sulla rete.
Le foto in totale sono 48, e molti dei medici immediatamente interrogati sulla vicenda si sono detti sorpresi perché pensavano che le foto ritraessero solo loro, e non sapevano che anche i volti dei pazienti sarebbero stati resi pubblici. Il primo provvedimento è stata un’indagine interna all’ospedale, con il divieto a tutti i dipendenti di usare Facebook, fino a quando la magistratura ordinaria non prenderà una decisione.
[Fonte: Corriere della Sera]