La traumatologia in tutte le sue sfumature e metodologie di cura. Si parlerà di questo oggi e domani a “Trauma Oggi“, presso Aula Brasca dell’Istituto di Clinica Chirurgica dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma presso il Policlinico Gemelli.
Tutti gli esperti del settore, partendo dai radiologi interventisti, chirurghi ortopedici e generali fino ad arrivare ad anestesisti e personale di pronto soccorso, si riuniranno per mettere il punto sulle problematiche relative alla corretta gestione dei traumi in fase di emergenza, terremoti ed epidemie.
Si tratterà di un convegno diverso dal solito. Al suo interno verranno infatti virtualmente rappresentate le metodologie del soccorso medico durante le normali e maxi emergenze, sia per ciò che riguarda il trasporto dei feriti che la gestione stessa del paziente una volta giunto al nosocomio.
Durante la giornata di oggi, il convegno internazionale “Trauma Oggi”, ha visto una serie di lezioni sulle lesioni riguardanti la milza ed i traumi pelvici, tenute da luminari italiani e stranieri. Tra le più interessanti da seguire, sicuramente quella di Demetrios Demetriades, della UCLA di Los Angeles che offrirà una panoramica ad ampio raggio dei più moderni orientamenti di cura nel politraumatizzato e quella dei radiologi Ulrich Linsenmaier dell’Università “Ludwing Maximillians” di Munich e Nicola Montanari dell’Ospedale Maggiore di Bologna i quali illustreranno nello specifico la tecnica radiologica di intervento della angioembolizzazione.
La giornata di domani sarà invece completamente dedicata alla simulazione di maxi-emergenze per tutti i partecipanti e verranno illustrati per la prima volta nel nostro paese i risultati del Progetto Europeo SICMA al quale l’Università Cattolica di Roma partecipa in Consorzio come uno dei rappresentanti italiani. Daniele Gui, referente per la Cattolica ci spiega il perché di questa partecipazione.
Viviamo in un contesto internazionale e nazionale, in cui la parola emergenza viene sempre più usata, facendoci vivere in uno stato perenne di allerta. Per far fronte alle tante situazioni che sia un terremoto, un’epidemia, un’alluvione, un attentato o un incidente è necessario l’intervento di molte figure professionali.
E continua:
Il Progetto Europeo SICMA ci ha permesso di lavorare in una dimensione internazionale, dandoci la possibilità di confrontarci con partner stranieri (Elsag/Datamat e CNR (Italia), IABG (Germania), Elbit (Israele), ITT (Polonia), IFAD (Danimarca), Skytek (Irlanda), ndr) e venire a contatto con esperienze innovative a livello europeo per poter sperimentare, almeno virtualmente, le soluzioni organizzative ritenute migliori per fronteggiare queste gravi evenienze.