Orzo e luppolo significano più punture e prurito, dice un recente studio americano secondo cui le zanzare preferiscono mordere i bevitori di birra. Questi insetti già diffondono malattie come la malaria ed il virus del Nilo Occidentale, ma ora possibile che devono mettere in pericolo anche chi beve un’innocente birra?
Un modo per eliminarle bisogna trovarlo, dato che meno zanzare significa meno malattie diffuse (e meno fastidio), ma d’altra parte non si può di certo eliminarle tutte perché servono per l’equilibrio dell’ecosistema. Ma allora qual è l’equilibrio tra il controllo, la salute e il fastidio? Probabilmente questo dipende da quale parte del mondo si sta prendendo in considerazione.
Le zanzare abbondano in campeggi, cortili e parchi, dove cioè con una semplice pioggia (o a volte nemmeno con quella) si creano zone umide dove possono proliferare. Secondo gli scienziati, le zanzare sono “di gran lunga gli animali più pericolosi al mondo”, in quanto trasmettono malattie che uccidono milioni di persone ogni anno.
Tornando allo studio, i ricercatori affermano che le zanzare vengono attirate dagli odori del corpo che sono emessi dai bevitori di birra. L’insetto non disdegna nemmeno chi beve la semplice acqua, ma pare come attirato dal “respiro e dalla emanazioni della pelle” di chi preferisce un boccale di birra.
Lo studio è stato effettuato per verificare l’effetto del consumo di birra sulla attrattività alle zanzare della malaria umana in condizioni di campo in Burkina Faso, un Paese dell’Africa occidentale tra i più colpiti al mondo da questo flagello. I ricercatori hanno concluso che
il consumo di birra è un fattore di rischio per la malaria e deve essere integrato nelle politiche di sanità pubblica per la progettazione di misure di controllo.
Lo studio (testo completo in inglese) è stato sostenuto dalla Agenzia nazionale francese di ricerca. Probabilmente ora inseriranno un’altra etichetta di avvertimento sulla birra. Accanto a quella “bevi con moderazione” apparirà “Può esporre alle zanzare portatrici di malattie”.
[Fonte: Treehugger]