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Falsi infermieri e concorsi truccati: cosa sta succedendo alla sanità italiana?

La fantasia italiana a volte supera davvero ogni limite. Si sapeva dei concorsi truccati, delle assunzioni per raccomandazione e anche dei diplomi o addirittura le lauree acquistate tramite “corrieri” all’estero, smascherate da Striscia la Notizia. Ma ora il caso pare allargarsi in maniera preoccupante anche alla sanità a livello più basso, quello degli infermieri.

Non sono più soltanto sedicenti medici, dentisti o dietologi a mostrare un diploma falso, ma secondo la Procura di Cosenza, adesso sono coinvolti anche decine di infermieri (una settantina circa quelli scoperti finora) ad operare senza un permesso legale. E’ stata smascherata ieri una truffa da 20 milioni di euro protratta nei confronti dello Stato, e che pare faccia capo ad un funzionario dell’Università del Sacro Cuore di Roma, il quale vendeva i diplomi da infermiere o passava le risposte per i test di ingresso alla facoltà di Medicina e Scienze Infermieristiche.

Il funzionario pare passasse le soluzioni in cambio di denaro ai candidati uomini (tra questi c’era anche un destinatario di misura cautelare), e di sesso per le donne. Se una ragazza si fosse rifiutata di giacere con lui, non solo non avrebbe avuto le risposte ai test, ma le veniva assicurato che non avrebbe passato la selezione nemmeno se avesse dato tutte le risposte corrette. Questo raggiro andava avanti da oltre 30 anni, tant’è che uno dei precursori era già andato in pensione, mentre altri erano stati addirittura promossi caposala.

La tecnica del raggiro era semplice. Pagando dagli 8 ai 10 mila euro si otteneva il diploma da infermiere senza fare un giorno di lezione e nemmeno un esame. Poi i “candidati” dovevano fare un breve tirocinio all’Ospedale “L’Annunziata” di Cosenza (che sembra fosse all’oscuro del raggiro) per imparare almeno la base del mestiere. Dopodichè diventavano a tutti gli effetti infermieri e potevano praticare liberamente la professione in strutture pubbliche e private, fino a quando i Nas del capoluogo calabrese hanno scoperto il sistema e hanno arrestato 72 persone.