I cinesi sono un popolo incredibile. Copiano tutto, falsificano tutto, e molto spesso superano i limiti, senza che però nessuno possa prendere provvedimenti. Ad andarci di mezzo stavolta sono l’attore ed il calciatore più famosi del mondo, Sean Connery e David Beckham. Da qualche tempo a questa parte però sono ancora più famosi, loro malgrado, per qualche “problemino” sessuale.
Tutto è cominciato qualche mese fa quando una marca di un prodotto afrodisiaco ingaggiò come testimonial Keanu Reeves e Sean Connery. Ingaggiò per modo di dire, visto che entrambi erano all’oscuro di tutto. Nella pubblicità dell’attore scozzese, con un abile montaggio, si vede lui, con la folta barba bianca, dire queste parole:
Barbara mi ha detto che dopo aver preso questa capsula sono tornato il James Bond 25enne. E io ora lo consiglio a tutti i miei amici in età matura.
Possiamo metterci la mano sul fuoco affermando che Connery questa frase non l’avrebbe mai detta nemmeno sotto tortura, ma la forza del doppiaggio cinese ce l’ha fatta, e tra un’immagine dell’atletico Bond degli anni ’60 e un’altra, il prodotto ha avuto un picco di vendite.
Dopo un pò, visto il grande successo che ha avuto il calciatore del Milan David Beckham durante una tourneè della sua ex squadra, il Real Madrid, a Pechino, in cui migliaia di teenagers assediarono l’albergo per un suo autografo, approfittò della situazione anche un’azienda di preservativi. Sull’orlo del fallimento, i pubblicitari tentarono il tutto per tutto mettendo sulla scatola l’immagine del calciatore. Ebbene, nel giro di poche settimane quella diventò la marca di preservativi più venduta nell’intera Cina.
Visto che il prodotto-Beckham vendeva bene, ecco l’ennesima trovata (fraudolenta). Utilizzando un filmato rubato chissà dove, si vede lo Spice Boy in atteggiamenti intimi con la moglie. Anche in questo caso il doppiaggio cinese ha avuto il suo compito, mettendo in bocca al calciatore la frase:
Grazie a questo miracoloso prodotto riesco sempre a soddisfare Victoria a letto.
Non fatichiamo a credere che dopo lo spot, le vendite del viagra cinese siano balzate alle stelle. Forza della pubblicità? No, probabilmente si deve parlare di forza della legislazione protezionista cinese. Se infatti la legge vieta alle stelle del cinema di casa di sponsorizzare prodotti farmaceutici, non si esprime sulle star straniere. D’altra parte, la lentezza dei processi, la quasi totale impunità dei truffatori, ed il massimo della pena che riguarda il pagamento di una piccola ammenda, portano i truffati molto spesso a desistere dal denunciare l’accaduto, lasciando liberi gli industriali senza scrupoli di utilizzare la loro immagine a proprio piacimento. E senza autorizzazioni, ovviamente.
[Fonte: Repubblica]