La rosacea è una delle patologie che si stanno generalmente aggravando a causa della conseguenze dell’emergenza sanitaria derivante dal Covid-19: meno controlli e difficoltà nelle diagnosi stanno rendendo difficile, per coloro che soffrono di questo disturbo, un trattamento privo di ostacoli.
Meno controlli, più peggioramenti
La rosacea è una malattia infiammatoria cronica che colpisce la pelle e dà vita a papule, pustole e arrossamenti che possono avere un impatto psicologico importante sulle persone che ne sono affette per via della loro manifestazione visibile. Nel mondo sono più di 400 milioni le persona affette da questa patologia, di cui tre milioni in Italia. Come sarebbe d’uopo per ogni malattia cronica, anche per trattare la rosacea vi è bisogno di controlli periodici.
Il problema consta nel fatto che a causa del Covid-19 le possibilità di ottenere dei controlli in tempi brevi sono scemate e le mascherine, che proteggono in modo egregio dal contagio da coronavirus, hanno però il contro di far peggiorare i sintomi della rosacea in quei pazienti che non sono monitorati e trattati nel modo giusto. Come ha spiegato ad AdnKronos Giuseppe Micali, direttore della Sezione di Dermatologia e Venereologia, Dipartimento Specialità Medico-Chirurgiche dell’Università di Catania:
L’emergenza sanitaria ha colpito duramente la popolazione, il sistema sanitario e i pazienti affetti da patologie croniche. I malati di rosacea purtroppo rientrano in questa categoria ed è importante sottolineare quanto sia essenziale non interrompere i controlli periodici dermatologici per la riuscita del trattamento. Non bisogna dimenticare che la rosacea ha un forte impatto anche sull’aspetto psicologico del paziente, in quanto le sue manifestazioni cliniche possono rappresentare motivo di imbarazzo. Ecco perché una corretta aderenza terapeutica risulta ancor più necessaria.
Mascherina peggiore i sintomi sul lungo periodo
I sintomi della rosacea se non vengono trattati con attenzione possono aggravarsi a tal punto da diventare persistenti. Una ricerca condotta in Italia pubblicata sulla rivista di settore Dermatologic Therapy Journal ha studiato l’impatto dell’uso della mascherina per sei ore al giorno in pazienti con rosacea e acne non trattati. E’ stato notato, per entrambe le patologie, che l’uso continuo di questo accessorio è in grado di causare un peggioramento della sintomatologia soprattutto sul lungo periodo.
Lo studio ha seguito nello specifico 36 pazienti con rosacea nel corso del primo lockdown e ha osservato l’andamento della patologia valutandoli inizialmente e dopo 6 settimane. A sorpresa ci si è resi conto che la mascherina causava un peggioramento dell’intensità dell’eritema amplificando l’infiammazione della pelle dei pazienti.
Per questo motivo è bene non rinunciare a un consulto da parte di un esperto, anche se in telemedicina, per gestire al meglio la malattia.