E’ una credenza comune che se si smette di fumare si finisce con l’acquistare peso, tanto che su queste stesse pagine è stato dedicato un servizio a tale fenomeno. Ma la realtà non è così semplice. Una tesi di master presentata presso la Scuola Nordica della sanità pubblica (NHV) in Svezia ha dimostrato che, seppur capita che quando un fumatore smette di fumare acquista peso, ciò non vuol dire che se una persona comincia a fumare, la sigaretta la aiuterà a diventare più magra.
Mentre il fumo di sigaretta è diminuito nei Paesi Occidentali, l’obesità è aumentata. Studi recenti hanno suggerito che i fumatori oggi potrebbero avere meno problemi di peso rispetto ai non fumatori.
Ecco perché ho voluto studiare se il rapporto tra fumo e sovrappeso è cambiato nel tempo
ha spiegato Lisa Webb, autrice della relazione presentata alla commissione. Circa 6.000 persone hanno partecipato ad uno studio sul rapporto tra il fumo e l’obesità che lei e i suoi collaboratori hanno organizzato. Due misure del grasso corporeo sono state utilizzate: BMI (indice di massa corporea) e WHR (rapporto vita-fianchi). Il titolo della tesi era “Il fumo nell’Era dell’obesità: una ricerca sulle tendenze secolari tra il grasso corporeo e il fumo di sigaretta”, ed ha mostrato che il WHR era superiore per i fumatori di sesso maschile e femminile, ma era inferiore al BMI per le donne fumatrici, rispetto ai non fumatori. Ciò significa che all’apparenza i fumatori erano più grassi perché la vita e i fianchi si allargavano, ma considerando il peso effettivo, questi chili in più non comparivano sulla bilancia.
La ricerca ha anche evidenziato un particolare degno di nota: questa differenza di WHR tra i fumatori di sesso femminile e le non fumatrici è aumentato durante lo studio, segno che i chili che le fumatrici sembrano avere in meno non si notavano almeno all’apparenza.
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[Fonte: Sciencedaily]