Lo iodio è una delle sostanze che più sono utili per la salute della nostra tiroide. Questo sale minerale aiuta l’organismo a prevenire le malattie legate a quest’organo. Lo iodio infatti va ad agire sulla triiodiotironina e sulla tirosina, ormoni che regolano alcune nostre importanti funzioni tra i quali lo sviluppo corporeo e lo sviluppo del sistema nervoso centrale.
Lo iodio e la tiroide
Il rapporto tra tiroide e iodio è caratterizzato da una connessione molto stretta. Una carenza di questi minerale può causare diverse patologie a carico dell’organo che rischiano di influenzare negativamente lo stile di vota delle persone e che possono essere più o meno gravi a seconda dell’età delle persone. Ipertiroidismo o ipotiroidismo sono una delle prime conseguenze di uno scorretto apporto di iodio. Se la carenza del minerale avviene nel corso della gestazione il feto potrebbe subire anche uno scorretto sviluppo corporeo e dell’encefalo.
Tra le conseguenze più diffuse ad ogni età vi è il gozzo, un aumento del volume dell’organo che può portare con il tempo alla formazioni di noduli alla tiroide. Ricordiamo le quantità consigliate giornaliere: 150 microgrammi diiodio per gli adulti, 175 microgrammi per le donne in gravidanza (in modo di assicurare anche al feto la giusta quantità di questo minerale, N.d.R.) e circa 200 per le donne che praticano l’allattamento al seno.
Alimenti contenenti lo iodio
Di solito per assumere la giusta quantità di iodio basta consumare dei cibi che lo contengano in quantità sufficienti. Un primo consiglio che possiamo darvi è quello di utilizzare per cucinare del sale iodiato. Esso è “rafforzato” con tale minerale. Il pesce marino, i molluschi e le alghe sono i cibi che ne contengono di più e che consentono di raggiungere con facilità di rispettare il fabbisogno giornaliero. Buone quantità se ne trovano anche all’interno di latte vaccino e uova, meno tra le verdure.
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