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Come riconoscere i sintomi del colpo di calore e cosa fare

Allarme caldo per il fine settimana in Italia. Purtroppo questi non saranno gli unici giorni a rischio, specialmente per le persone anziane e per i più piccoli, perché l’estate che ci attende potrebbe preservarci delle ondate di calore molto pericolose. E con esse anche alcune condizioni da non sottovalutare, come il colpo di calore. Si tratta di una condizione in cui il corpo si sforza di regolare la temperatura del corpo, ma a causa dell’afa esterna, magari aggravata dalla disidratazione, non ci riesce e dà luogo a diversi sintomi.

Il termine scientifico è ipertermia, e tecnicamente si tratta di un innalzamento della temperatura corporea incontrollata. Ma come facciamo ad accorgerci che ne siamo vittime? Alcuni dei sintomi infatti possono essere sottovalutati in quanto assomigliano alle normali reazioni al caldo: sudorazione, a volte eccessiva, sensazione di stordimento e stanchezza. Ma il colpo di calore porta con sé anche alcuni sintomi più subdoli e che dovrebbero lanciarci una sorta di campanello d’allarme. Infatti il mal di testa che ne deriva non è una reazione normale al caldo, come non lo è la sensazione di nausea e i conati di vomito, o i crampi muscolari, mentre la temperatura corporea può persino raggiungere e superare i 40 gradi.

Quando poi il colpo di calore comincia a farsi grave, possono cominciare a comparire confusione e stordimento, difficoltà di respirazione ed infine le convulsioni. Se non si provvede subito ad abbassare la temperatura corporea, si può persino correre il rischio di morire. Per evitare tutto ciò, ci sono due vie da intraprendere, la prevenzione e la cura.

Come per ogni malattia, prevenire è meglio che curare, ed è decisamente più facile. Per prevenire i colpi di calore le possibilità sono tante e vanno dal rimanere quanto più possibile all’ombra all’utilizzare metodi di ventilazione (meglio un ventilatore che un condizionatore, in quanto il distacco tra l’aria esterna e quella interna non dev’essere radicale); ma ancora, bisogna mantenere il corpo ben idratato, dunque sono consigliate molta frutta e verdura nell’alimentazione, e bere molta acqua, evitando i cibi grassi ed elaborati. E’ consigliabile anche lavarsi spesso, dato che una doccia al giorno può rinfrescare la pelle per ore, mentre se non è possibile, anche immergere i piedi in acqua a temperatura ambiente o mettersi un asciugamano bagnato sulle spalle può aiutare. Evitare l’alcool e la caffeina che possono favorire la disidratazione, e naturalmente cercare di evitare di affaticarsi. Inoltre evitare di esporsi direttamente al sole, oltre che contribuire a tenere bassa la temperatura corporea, evita anche il colpo di sole, una forma acuta del colpo di calore, considerata emergenza.

Se invece una persona ha già subìto un colpo di calore, oltre a chiamare subito un’ambulanza o cercare di portarla al pronto soccorso, ci sono alcune contromisure da prendere per evitare di farla peggiorare. In linea di principio ciò che bisogna fare è rinfrescare il corpo, ma in questo caso bisogna stare molto attenti perché, abbassando troppo bruscamente la temperatura corporea, il malato può subire uno shock. Per questo i provvedimenti devono essere lievi. Quelli consigliati sono prima di tutto mettere il malato in un posto fresco, lasciarlo sotto il sole può solo peggiorare la situazione; dopodiché spogliarlo, fargli aria, applicare impacchi freddi sotto le ascelle e l’inguine, e fargli spugnature di acqua fredda su tutto il corpo. Molto importante è non dare farmaci, al massimo è consentito solo un bicchiere di acqua fresca (non ghiacciata), o una soluzione elettrosalina come le bevande per le attività sportive.

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