Il Ministero della Salute, in seguito al recepimento della direttiva UE sulla vendita online dei farmaci da banco, ha dato il via libera alla vendita a distanza dei medicinali senza obbligo di prescrizione attraverso farmacie o parafarmacie autorizzate. Come riconoscere quali sono i siti sicuri?
La vendita dei farmaci che non richiedono la prescrizione medica sarà comunque sottoposta ad un controllo da parte del Ministero della salute. La normativa, infatti, prevede che i siti che vendono medicinali siano dotati di un link interno che punti al sito del Ministero, dove sarà possibile consultare la lista di tutti gli enti o le persone autorizzate alla vendita di farmaci in rete. A tutela del cittadino, inoltre, sarà utilizzato un logo comune che renderà tali siti riconoscibili e sicuri.
L’attuazione di questa novità, prevista dal provvedimento approvato lo scorso 14 febbraio in via definitiva dal Consiglio dei ministri, è finalizzata ad impedire l’ingresso di farmaci falsificati nella catena di distribuzione. La presidentessa di Federfarma (Federazione Nazionale Unitaria dei Titolari di Farmacia), Anna Rosa Racca ha espresso soddisfazione per l’ok alla vendita dei farmaci online da parte del Ministero e ha dichiarato:
Giudichiamo positivamente il recepimento della direttiva Ue perché in questo modo il cittadino sarà maggiormente garantito nell’acquisto di farmaci online, potendo riconoscere quali sono i siti autorizzati ed evitando così i tanti siti illegali.
Di aspetti positivi, in effetti, ce ne sono. In questo modo viene garantita una maggiore tutela ai cittadini, che potranno orientarsi verso i canali autorizzati e legali per l’acquisto di farmaci per i piccoli disturbi senza dover per forza recarsi in farmacia. Con la vendita online però verrebbe a mancare l’aspetto umano, in altre parole la possibilità di confrontarsi con il farmacista. Secondo un sondaggio condotto da Assosalute già nel 2011, infatti, la maggior parte degli italiani evidenziava l’importanza del consiglio del farmacista al momento dell’acquisto di un farmaco da banco. E voi, cosa ne pensate?
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