Con l’estate il rischio che i sintomi della diverticolite si manifestino sale alle stelle e soprattutto per i più giovani ed i più anziani si può palesare la necessità di approcciare la malattia con un intervento attraverso la chirurgia laparoscopica, uno dei metodi attualmente utilizzati, più nuovi e dalla forte efficacia.
Di solito si arriva sul tavolo operatorio solo nei casi più gravi e statisticamente purtroppo, sia per coloro con meno di 40 anni e più di 70 tale periodo coincide con l’estate. Questo perchè le alte temperature e le vacanze portano la popolazione ad alimentarsi in maniera scorretta, favorendo il consumo di cibo spazzatura ed una dieta povera di fibre ai quali devono essere aggiunte bibite fresche e qualche sigaretta di troppo: tutti comportamenti che irritano la mucosa intestinale favorendo tutta una serie di problematiche intestinali.
La diverticolite è in pratica una dilatazione di tipo sacciforme della parete del colon e crampi e dolori addominali diventano all’ordine del giorno. Nei casi più gravi si può arrivate addirittura alla perforazione del colon. L’intervento in laparoscopia di solito concede al paziente di riprendere una normale attività intestinale in circa 2-3 settimane: una prognosi decisamente più auspicabile di due interventi separati con la necessità di ricostruzione di parte dell’ano. Commenta il dott. Giampiero Campanelli, direttore dell’unità di Chirurgia Generale e Day Surgery all’Istituto Clinico Sant’Ambrogio di Milano :
Il primo approccio al problema dei diverticoli è farmacologico on una terapia antibiotica, affiancata ad una correzione della dieta. Una sintomatologia acuta e una risposta debole o assente alla terapia medica, trasformano i diverticoli in diverticolite e richiedono un approccio chirurgico. Questo prevede, il più di frequente, una resezione di parte del colon (a sinistra del sigma) che viene poi riagganciato al retto. Non è un intervento semplice e va svolto da chirurgi specializzati e con le tecniche più recenti, come la laparoscopia.
Si vuole evitare l’intervento? E’ bene prevenire aumentando l’apporto di fibre alla propria dieta evitando i cibi con molti semi, ivi compresi anche gli ortaggi e la frutta che e contengono molti. Essi possono rimanere incastrati nei diverticoli, facendo scaturire l’infiammazione. E’ bene inoltre favorire l’apporto di vitamina D, che aiuta a mantenere l’equilibrio intestinale e l’integrità della mucosa.
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