L’alimentazione risente dei prezzi alti che incontriamo al supermercato? La risposta è ovviamente positiva. Il problema è che questo non è assolutamente un bene per la nostra salute.
Prezzi alti e conseguenze sull’alimentazione
E la ragione sta nella minore capacità di spesa degli italiani che li obbliga spesso a scelte non salutari. Poter contare su meno fondi li costringe infatti a prediligere spesso cibi di cattiva qualità a discapito di una alimentazione sana. Siamo tutti coscienti che per stare bene sia necessario consumare la giusta quantità di frutta e verdura.
Ma con meno soldi a disposizione, per potersi saziare e avere abbastanza energia si prediligeranno i due alimenti che nel corso dei periodi di crisi riescono a far fronte a questa esigenza, ovvero pane e pasta.
Quello di un alimentazione non sana a causa dei rincari dei prezzi è parte anche degli “Indicatori per il benessere equo e sostenibile” inseriti tra gli allegati del Documento di Economia e Finanza (Def). Una nota giustamente inserita che si scontra con il mancato intervento dell’Esecutivo sulle discrepanze di prezzo e la speculazioni nate a causa del caro energetico e della maggiore spesa per cittadini.
I consumi delle persone riflettono questo quadro preoccupante per la salute. Ovviamente è possibile seguire una alimentazione sana anche in caso di spesa al discount. Ma è un dato di fatto che se si ha poco denaro si prediligerà la quantità a discapito della qualità.
Con tutte le conseguenze del caso sulla salute che può portare a malattie croniche e disabilità. Aumentando la spesa del sistema sanitario nazionale. A una alimentazione non sana sono correlate malattie come l’obesità, l’iperlipidemia e l’ipertensione.
Prediligere il consumo di frutta e verdura
Tutte patologie che possono essere approcciate e migliorate mangiando in modo giusto. Qualcosa che con gli attuali prezzi non è sempre possibile perseguire. Prima di tutto è sicuramente utile, come suggeriscono gli esperti, insegnare alla popolazione la buona alimentazione.
Insegnando, anche nei momenti più complessi, a non favorire cibi pronti a discapito di quelli freschi. E sottolineando l’importanza di tenersi lontani da quelli iperprocessati. Il problema non è rappresentato solo dalle calorie ma dai nutrienti degli alimenti che mangiamo.
Consumare prodotti con molte calorie ma scarsi di nutrienti può dar vita a deficit e malattie infiammatorie a carico dell’intestino e non solo. Essi possono rappresentare un fattore di rischio anche per la comparsa di malattie metaboliche, cardiache e infertilità.
Cosa fare quindi? Puntare comunque, a prescindere dalla disponibilità economica, al consumo di verdura e proteine nobili il più possibile.