Sono purtroppo varie le situazioni in cui si può creare una piccola carie sui nostri denti. È essenziale in questi casi recarsi subito dal dentista, in modo da valutare rapidamente un’adeguata terapia. La carie con il tempo può infatti allargarsi, così come favorire lo sviluppo di ulteriori problematiche, fino ad arrivare a un ascesso dentale o peggio. Anche una visita regolare dal dentista, almeno 2 volte all’anno, permette di scongiurare non solo lo sviluppo della carie, ma può aiutare a trovare una rapida soluzione nei casi in cui il problema fosse già presente.
Le complicanze della carie
La carie si sviluppa a partire da una eccessiva presenza di batteri nel cavo gengivale. Spesso lo sviluppo delle carie può portare a problemi sempre più gravi, come ad esempio la gengivite, ossia un’infiammazione delle gengive, che può essere sia fastidiosa che foriera di ulteriori sintomi, quali ad esempio alito cattivo, dolore gengivale, sensibilità dentale. Insieme con tale problema la diffusione dei batteri nel cavo orale può causare un ascesso dentale, per arrivare fino alla parodontite. Non solo, una volta che i batteri sono penetrati al di sotto dello smalto dentale possono diffondersi più rapidamente, portando a un ampliarsi progressivo della carie, che può poi passare sia alla polpa dei denti, sia ai denti vicini. Con il passare del tempo l’intero dente può essere compromesso, cosa che porta alla necessità di una devitalizzazione o un’estrazione.
Cos’è la carie
Nei primi stadi la carie può risultare anche completamente indolore: i batteri penetrano lentamente nel dente e solo dopo vari mesi la carie si può mostrare come un’erosione della dentina, di colore scuro e poco gradevole. In alcuni casi però l’erosione si trova in zone difficili da vedere, quindi la presenza di una carie si evidenzia solo recandosi dal dentista. Può con il tempo causare dolore al dente colpito, così come lo stesso può rompersi o scheggiarsi, a causa dell’erosione che procede al suo interno. I tessuti presenti all’interno del dente vengono esposti, cosa che causa un’elevata sensibilità alla temperatura e ad alcuni alimenti, il cui consumo provoca dolore.
I sintomi della carie
Come abbiamo detto il principale sintomo della carie è la presenza di un’erosione nel dente, più o meno estesa a seconda dei casi e del tempo trascorso dal primo accesso dei batteri al di sotto dello smalto dentale. In seguito si può presentare il dolore, a un solo dente o a intere parti dell’arcata dentale. Il dolore si può presentare alla masticazione, al consumo di particolari alimenti o può anche essere continuo. La presenza della carie favorisce lo svilupparsi di gengivite e ascessi dentali, così come si può presentare l’alito cattivo.
Le cause della carie
Sono i batteri presenti normalmente nella nostra bocca la principale causa della carie. Lo smalto di cui sono ricoperti i denti è una efficace barriera contro i batteri, ma può essere messo a dura prova dalla presenza di placca batterica; si tratta di un film batterico che aderisce ai denti e che si sviluppa grazie alla presenza di residui di cibo e del pH della nostra saliva. Con il passare del tempo la placca tende a produrre tartaro, così come sostanze che vanno a intaccare lo smalto dei denti, fino a perforarlo. È qui che la carie si sviluppa, permettendo ai batteri di svilupparsi nella dentina e nella polpa del dente.
I rimedi
Non è possibile contrastare la carie in autonomia, è necessario chiedere aiuto al dentista. Una volta che una carie ha cominciato il suo sviluppo è infatti necessario rimuovere meccanicamente tutte le parti intaccate del dente e con esse i batteri presenti. In seguito sarà necessario otturare l’erosione così creata, per rinforzare poi lo smalto ed evitare ulteriori accessi ai batteri. Il dentista può valutare anche la necessità di devitalizzare o rimuovere il dente, nei casi in cui la carie ne abbia ampiamente compromesso varie parti vitali.