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Piedi, le infradito fanno più male del tacco

L’estate è bella perché con il caldo si possono mettere le scarpe aperte e far respirare il piede. Ma attenzione a non passare troppe ore con le infradito perché, a differenza delle altre scarpe estive, alla lunga possono portare problemi. A denunciarlo è uno studio condotto dalla Society of Chiropodists and Podiatrists, in Gran Bretagna, che si è chiesta come mai il servizio sanitario nazionale si è ritrovato a pagare quest’anno l’equivalente di 48 milioni di euro in rimborsi ospedalieri a fronte di 200 mila pazienti ricoverati per danni ai piedi.

Il motivo è stato immediatamente identificato nelle ciabatte infradito, le quali vengono improvvisamente usate dopo un intero anno di scarpe chiuse o con il tacco, non solo per stare in casa, come inizialmente erano state progettate, ma anche per uscire, tanto da far rimanere con lo stesso paio ai piedi per tutto il giorno.

Questo comportamento ritenuto non salutare comporta una modifica nella camminata di chi le indossa, spostando il peso dal tacco alla parte esterna del piede. Il movimento diventa così non più naturale, e di conseguenza può comportare dolori, crampi, vesciche alle dita e nel resto del piede a causa dello sfregamento continuo, fino ad un dolore che comprende stinchi e polpacci. Inoltre, questo stile “nuovo” di camminare a cui non siamo abituati, può comportare un maggiore rischio di inciampare proprio perché il movimento non è naturale come dovrebbe essere, comportando distorsioni e fratture.

Secondo Emma Supple, consulente podologa per MBT intervistata dal Daily Mail,

bisogna essere consapevoli del fatto che un uso prolungato sulle superfici dure può causare problemi di varia natura agli arti inferiori

e per questo è bene seguire i consigli dell’Associazione Medici Podologi Americani (APMA) sui comportamenti da adottare quando si usano le infradito:

  1. scegliere il modello giusto, meglio se in pelle, perché un modello non adatto al proprio piede o uno di scarsa qualità potrebbero favorire l’insorgere delle vesciche;
  2. cambiarle ogni anno, specialmente se usurate;
  3. non vanno assolutamente messe quando si svolgono lavori pesanti, sport o per lunghe passeggiate.

L’importante, conclude la dottoressa Kathleen Stone, presidente dell’APMA, è come sempre la moderazione, e ricordarsi che le infradito non andrebbero indossate a lungo durante il giorno, ma è meglio alternarle con altri tipi di scarpe.

[Fonte: Corriere della Sera]