La cervicale, quel dolore particolare al collo, che ne contrae i muscoli e talvolta ci fa girare la testa tende tendenzialmente ad aumentare in quanto ad incidenza nelle giornate invernali fredde ed umide. Una postura scorretta, uno sforzo mal calibrato ed ecco che il “mal di collo” ed il mal di spalle sono dietro l’angolo. Attenzione: se il dolore diventa cronico, potrebbe rendersi necessaria della riabilitazione specifica.
Nei casi più gravi di cervicale, non di rado e come già anticipato, si manifestano sintomi come mal di testa alle tempie, vertigini e nausea. Ancor di più se la cervicalgia è frutto di un passato trauma. Come sottolineano molti esperti:
Le cause scatenanti sono diverse: uno sforzo, uno scorretto allineamento posturale tra capo, collo e spalle mantenuto a lungo (per esempio con il capo flesso, al pc o al banco da lavoro, oppure ruotato,n.d.r) un trauma precedente, la paura del movimento legata al dolore che causa atteggiamenti rinunciatari e crea un circolo vizioso che porta a ricadute e peggioramenti.
Le donne, a quanto pare sono le più colpite da questa patologia rispetto agli uomini. Le linee guida al suo approccio, create dal dott. Marco Monticone dell’Irccs Fondazione Maugeri, aiutano a capire come affrontarla.
Cervicale “episodica”
Partiamo dalla prima eventualità, ovvero il manifestarsi di un episodio di cervicale. In questo caso il farmaco per eccellenza al quale votarsi è il paracetamolo: a meno di controindicazioni specifiche della persona rispetto al principio attivo, si tratta del medicinale che apporta meno effetti collaterali. Ci si può poi affidare ai Fans (antinfiammatori non steroidei, n.d.r.) ed in ultima spiaggia ai cortisonici. Sia per via locale che orale. Anche se è necessario non superare i 7-10 giorni di utilizzo. In caso di dolore molto intenso è bene non interrompere la terapia prima di due giorni.
Cervicale frequente
Se il manifestarsi della cervicale è più frequente, è bene prima di tutto evitare di rimanere troppo nell’immobilità, tentando di portare avanti le normali azioni del quotidiano, magari grazie all’utilizzo di antinfiammatori. Contemporaneamente però è consigliato affidarsi anche ad un periodo di riabilitazione mirata a sistemare la funzionalità della zona cervicale e la postura.
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