La polmonite è una delle più comuni e pericolose affezioni del tratto respiratorio. Spesso per il suo essere “comune” i problemi che essa comporta rischiano di essere sottovalutati, specialmente negli over 50, nei quali spesso e volentieri con il passare dell’età si instaurano problemi di salute di diverso tipo. E’ questa una delle motivazioni alla base della decisione della comunità europea di dare il via libera alla possibilità di vaccinazione da pneumococco anche agli adulti.
Si tratta d un vaccino utilizzato per i bambini nei primi anni di età che ora viene indicato nell’utilizzo anche negli adulti al fine di dare una protezione efficace in tutti coloro che posseggono delle difese immunitarie fiaccate dal passare degli anni (il fenomeno dell’immunosenescenza). Spiegano infatti gli esperti che il vaccino coniugato attualmente in uso nell’infanzia è in grado di creare una “memoria immunologica” in grado di generare una protezione duratura.
Ovvero, basa un’unica somministrazione per ottenere una produzione di anticorpi sufficiente ad “una immunità di lunga durata” sugli adulti nei quali l’infezione da stafilococco non solo è più frequente, ma presenta conseguenze decisamente gravi. A tal proposito bisogna ricordare parliamo di uno degli agenti patogeni che maggiormente vengono implicati nello sviluppo della polmonite, sesta causa in Italia di ospedalizzazione. Come spiega Francesco Blasi, Professore di Medicina Respiratoria dell’Università degli Studi di Milano:
L’infezione può presentarsi anche in forme gravi ed essere quindi associata ad un’elevata mortalità: circa l’80% delle patologie gravi causate dallo pneumococco negli adulti/anziani sono polmoniti batteriemiche, in cui l’infezione non resta confinata ai polmoni, ma invade anche il sangue, e tramite questo può compromettere altri organi.
Non bisogna quindi sottovalutare l’incidenza della polmonite nelle persone con più di 50 anni di età, soprattutto tenendo conto che le statistiche, per il 2008, hanno fatto registrare, in merito alla patologia, la morte di 6.905 persone con più di 65 anni.
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