La scarsa memoria e problemi con le altre abilità mentali possono essere i primi segnali di un aumentato del rischio di ictus, suggerisce un nuovo studio americano. I ricercatori dell’Università dell’Alabama hanno sottoposto ad un test di memoria sul ricordo delle parole 17.851 persone, ed un altro test sulla fluidità verbale con l’intento di misurare le competenze esecutive di funzionamento del cervello a 14.842 persone. I partecipanti avevano dai 45 anni in su e non avevano mai avuto un ictus precedentemente.
Ognuna di queste trentamila persone circa è stata contattata due volte l’anno nei 4 anni e mezzo successivi, e da questi consulti è risultato che 129 persone del test di memoria e 123 persone del test di fluidità verbale, hanno avuto un ictus.
Tra coloro che hanno preso parte al test sulla memoria, i 3.500 partecipanti che hanno ottenuto i punteggi più bassi avevano 3,5 volte più probabilità di subire un ictus rispetto ai 3.500 che avevano ottenuto i punteggi migliori. Tra coloro che hanno fatto il test fluidità verbale, i 3.000 partecipanti con i punteggi più bassi registravano 3,6 volte più probabilità di avere un ictus rispetto ai tremila con i punteggi migliori.
Anche se la differenza non era significativa nell’età più avanzata, gli autori dello studio hanno rilevato che all’età di 50 anni, le persone con i risultati dei test di memoria peggiori avevano 9,4 volte più probabilità di avere un ictus rispetto ai migliori.
Trovare i modi per prevenire l’ictus ed identificare le persone a rischio sono importanti problemi di sanità pubblica. Questo studio mostra che potremmo avere una migliore idea di chi è ad alto rischio di ictus con un paio di semplici test, [da effettuare] durante la valutazione delle persone che hanno già qualche rischio di ictus
ha concluso l’autore dello studio Abraham J. Letter, della University of Alabama di Birmingham.
Ictus, scoperto interruttore che autocura
Cuore: lavare i denti previene l’ictus
Ictus e infarto, ecco i fattori di rischio che hanno in comune
[Fonte: Health24]