Le persone che hanno avuto malattie sessualmente trasmissibili hanno più probabilità, in vecchiaia, di presentare disfunzioni sessuali e vedere così pregiudicata la qualità della propria vita intima.
Questo è quanto emerso da uno studio condotto all’Università di Chicago e coordinato dal sociologo Edward Laumann, che ha coinvolto tremila persone di età compresa tra i 57 e gli 85 anni. In particolare per le donne anziane aumenta di quattro volte la probabilità di provare dolore durante i rapporti sessuali, mentre per gli uomini è di 5 volte superiore quella di non provare piacere nell’atto sessuale.
Un motivo in più per proteggersi da spiacevoli “inconvenienti” in gioventù.