Vi è un maggiore rischio di sviluppare la celiachia se si nasce di estate. E’ un dato molto particolare quello che emerge da uno studio condotto dai ricercatori dell’Ospedale Bambin Gesù e pubblicato sulla rivista di settore European Journal of Pediatrics.
Secondo i dati raccolti dagli scienziati, il tutto sarebbe legato ad una possibile concomitanza dell’assunzione del glutine per la prima volta e delle infezioni virali da rotavirus. La celiachia è una malattia autoimmune dell’intestino caratterizzata da un’intolleranza al glutine permanente. Tra le conseguenze di questa patologia non vi può essere solo la diarrea cronica ma anche un ritardo nella crescita dei bambini che ne sono affetti. Secondo i ricercatori delle Unità Operative di Epato-Gastro e Nutrizione e di Patologie Epato-Metaboliche del Bambino Gesù di Roma e di Gastroenterologia dell’Università di Bari ha verificato l’esistenza dell’incidenza della stagionalità nella comparsa della celiachia studiando oltre 400 mila bambini nati dal 2003 al 2010 in ogni mese dell’anno. Mettendo a confronto il gruppo di minori celiaci con quello di riferimento è stato notato come quelli nati d’estate avessero una maggiore probabilità di sviluppare la malattia. Simili risultati sono stati registrati anche in altri studi condotti in Europa, America ed Israele.Commenta la dottoressa Antonella Diamanti, tra le firmatarie della ricerca:
Il possibile link tra stagione di nascita e sviluppo di celiachia, in soggetti geneticamente predisposti potrebbe essere rappresentato dalla concomitanza tra la prima introduzione del glutine (consigliata dai pediatri in genere a 6 mesi di età e quindi tra novembre e gennaio nei nati in estate) con il periodo di maggiore probabilità di esposizione ad infezioni gastrointestinali virali acute da rotavirus.
Va ricordato che il rotavirus è la causa più frequente di gastroenterite nei neonati e nei bambini al di sotto dei 5 anni e si manifesta con maggiore probabilità alla fine di inverno ed all’inizio della primavera.
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