L’enterovirus potrebbe essere alla base dell’aumento di miocarditi nei neonati del Regno Unito. Una segnalazione questa partita lo scorso aprile dal National Ihr Focal Point verso l’Organizzazione mondiale della sanità.
Enterovirus comune nei bambini
Secondo i dati raccolti vi sarebbe stato un aumento di miocarditi gravi in lattanti e neonati legate proprio all’enterovirus rispetto al 2021. Tecnicamente parlando, tra giugno 2022 e marzo 2023 quindici neonati sono stati ricoverati in condizioni di sepsi neonatale. L’esecuzione del test relativo a nove casi ha confermato la presenza di patogeni facenti parte della famiglia dell’enterovirus.
Lo scorso aprile tre pazienti risultavano ricoverati in ospedale, quattro in ambulatorio e due erano morti. È importante sottolineare prima di proseguire come le infezioni da enterovirus siano comuni tra i neonati e tra i bambini molto piccoli. Ciò che non è normale sono i casi di miocardite con esiti gravi legati a questo agente. È la stessa Organizzazione mondiale della sanità a sottolineare tale aspetto. La maggioranza dei casi è stata trattata in terapia intensiva.
Al momento il sistema sanitario nazionale inglese sta raccogliendo dettagli sui vari casi. La miocardite, ovvero l’infiammazione del muscolo cardiaco era uno dei sintomi registrati in ogni caso. Per gli otto pazienti che sono stati ricoverati in terapia intensiva si è avuto bisogno in alcuni casi del supporto circolatorio. E in altri di ventilazione. La zona più colpita è quella nel Galles meridionale dove la media di casi annuali è pari a uno.
E per questa ragione che tale aumento di miocardite neonati con enterovirus viene considerato insolito. Per quanto gli enterovirus siano molto diffusi e responsabili di alcune patologie infettive ed epidemie sono generalmente portatori di malattie lievi. Certo, sui neonati hanno un effetto differente e spesso molto più grave rispetto a ciò che accade con bambini più grandi.
Pericolo considerato basso al momento
L’allarme lanciato all’Organizzazione mondiale della sanità riguarda il fatto che siano aumentate le infezioni e le miocarditi il numero e gravità. I pediatri inglesi sono stati allertati ed è stato consigliato di prendere in considerazione nell’immediato la possibile presenza di miocardite nei bambini che presentano shock. Allo stesso modo è partita un‘indagine epidemiologica. E una squadra di esperti è al lavoro per stabilire come reagire.
Il fatto che al momento il cluster sia limitato consente di poter allertare sull’enterovirus e ottenere una risposta celere di tipo medico. Al momento le miocarditi da questo agente patogeno sembrano essere contenute nel sud del Galles. L’Organizzazione mondiale della sanità ha comunque però optato per una valutazione del rischio, definendolo al momento come basso per la salute della popolazione.
Per quel che concerne l’enterovirus non è presente una terapia antivirale specifica. E anche il trattamento è pensato per prevenire eventuali complicanze. Mancando comunque un vaccino viene consigliato di mettere in atto le stesse regole valide per qualsiasi altra tipologia di epidemia. Ovvero l’aumento delle misure igieniche classiche.