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Influenza, vaccino senza richiami in futuro?

Un vaccino universale contro l’influenza che possa proteggere da più ceppi e non abbia bisogno di richiami? È questo ciò a cui stanno lavorando i ricercatori del National Institute of allergy and infectious diseases (NIAID).

Un mezzo universale contro l’influenza

La struttura fa parte sei National Institute of Health americani vuole rendere migliori le campagne vaccinali contro l’influenza offrendo una immunità al lungo termine di tipo duraturo. Al momento è in corso l’arruolamento dei volontari, partito dalla Duke University di Durham nella Carolina del nord. Si parla di uno studio di fase 1 che proverà il vaccino sperimentale per testarne la sicurezza. Si tratta di un vaccino a mRNA del quale si vuole calcolare anche la capacità di indurre una risposta immunitaria.

Saranno 50 i volontari sani di età compresa tra i 18 e 49 anni. 30 persone divise in tre gruppi da 10 verranno rispettivamente vaccinate con dosi da 10, 25 e 50 microgrammi. Dopo aver raccolto e valutato i dati altri 10 partecipanti saranno sottoposti all’inoculazione di questo vaccino sperimentale contro l’influenza nella dose considerata ottimale. Gli ultimi 10 volontari saranno sottoposti a una vaccinazione contro l’influenza stagionale quadrivalente in modo tale da avere un confronto rispetto alla situazione attuale.

Oggi usiamo vaccini di tipo stagionale

Sebbene i vaccini stagionali sembrino funzionare anche quando a cadenza annuale, non sono in grado di dare immunità alla persona nei confronti di ogni ceppo virale. Ogni anno gli esperti eseguono delle previsioni che portano a scegliere tra le formulazioni quelli che potrebbero rispondere ai ceppi potenzialmente più diffusi.

E questo che porta ai tempi non brevissimi di preparazione e diffusione dei vaccini antinfluenzali. Una sua versione universale potrebbe teoricamente dare una copertura immunitaria a lungo termine. “Sarebbe un importante risultato per la salute pubblica”, ha spiegato Hugh Auchincloss, direttore ad interim del Niaid. “E potrebbe eliminare la necessità sia dello sviluppo annuale di vaccini contro l’influenza stagionale, sia la necessità per i pazienti di sottoporsi a un vaccino antinfluenzale ogni anno“.

C’è chi come gli statunitensi vuole puntare sulla messa a punto di una simile formulazione. E chi come Fabrizio Pregliasco ricorda ad Adnkronos che questo tipo di vaccino universale contro l’influenza è qualcosa che si sta inseguendo da anni. Ovviamente la speranza e che finalmente, grazie alla tecnologia mRNA, si possa arrivare a questo risultato.

Soprattutto perché con un simile strumento è possibile anche aspirare, ricorda il virologo, a una protezione nei confronti di potenziali varianti pandemiche. L’importante è rimanere con i piedi per terra e sperare in dati positivi riguardanti la sicurezza e l’immunogeniticità.