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Diritto allo studio negato ai disabili

La disabilità è un problema che affligge i grandi tanto quanto i piccoli. Nella Giornata internazionale delle persone con disabilità dobbiamo focalizzare la nostra attenzione proprio su questi ultimi che spesso si vedono venir negato anche il diritto all’istruzione, al frequentare la scuola.

E’ questo il problema che Save the Children, ha deciso di contribuire a risolvere. Nei paesi più poveri spesso i bambini affetti da disabilità non hanno la possibilità di ricevere un’educazione scolastica perché la scuola non è dotata di una struttura adeguata alla loro presenza o manca il personale che possa collaborare alla loro gestione: insegnanti e barriere architettoniche quindi sono i problemi più diffusi. Non solo: ad essere vittime della mancata scolarizzazione per disabilità, anche nei paesi ricchi, sono i bambini appartenenti a minoranze etniche.

In questo caso anche le barriere culturali fanno purtroppo il loro lavoro. E’ su questo che Save The Children vuole lavorare e vuole portare l’attenzione del corso della Giornata internazionale delle persone con disabilità. E’ necessario secondo l’associazione infatti, combattere sia con le barriere fisiche che con quelle sociali: entrambe limitano il diritto dei bambini di frequentare una scuola e ricevere l’istruzione che consentirà loro di poter andare avanti nella vita. Disabile non è sinonimo di incapace. Nessuno dovrebbe veder venir meno i propri diritti perché un istituto o un Governo non sanno gestire economicamente o a livello di impiego una eventualità come quella della disabilità. Come spiega Valerio Neri, Direttore generale di Save The Children Italia:

Affrontare questo tipo di discriminazione e lottare per un sistema di educazione inclusiva è oggi più che mai un’urgenza da affrontare a livello globale. Questi bambini a cui oggi viene negato il diritto all’istruzione, avranno negata anche la possibilità di un futuro nel mercato del lavoro, la partecipazione attiva alla vita sociale. Questo significa un destino segnato, in cui sempre più forte sarà il senso di esclusione e il rischio di non poter uscire dalla condizione di povertà in cui molti di loro vivono.

L’Italia da questo punto di vista è uno dei paesi più avanzati: è quello dove vi è la più alta integrazione delle persone con disabilità nelle scuole. Anche da noi però vi è ancora qualche problema da risolvere, soprattutto per ciò che concerne la presenza di barriere architettoniche e l’integrazione delle minoranze etniche nel sistema scolastico.

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