Vaccinazioni obbligatorie per i bambini che vanno a scuola. E’ questa la proposta presentata dalle Regioni per combattere il calo delle stesse e proteggere la salute dei più piccoli.
Niente vaccinazioni obbligatorie? Niente scuola. E per legge i bambini sono tenuti a frequentare la scuola dell’obbligo. Quella che può sembrare una coercizione, potrebbe rivelarsi l’unico modo per far si che i bambini non soffrano da adulti le conseguenze gravi di una patologia per la quale non erano stati forniti loro gli anticorpi adatti. Ovviamente nessuno vuole escludere dall’accesso scolastico i minori, ma appare evidente che la recrudescenza nel nostro paese di alcune malattie infettive renda necessario trovate una soluzione. La spiegazione data dall’assessore alla Sanità dell’Emilia Romagna concentra in poche parole il nocciolo del problema:
Il diritto all’accesso agli studi è costituzionale, così come lo è il diritto alla salute. Se c’è un bambino immunodepresso e il compagno di banco prende una malattia infettiva, è giusto che venga tutelato. Il mondo è cambiato e abbiamo tassi di copertura vaccinale molto bassi. È un tema sul quale tutti gli assessori hanno concordato che bisogna parlarne, ma non vietiamo nulla.
Per ora ovviamente si tratta solo di una proposta alla base di un progetto di legge, ma il fatto che la discussone sia aperta ad alti livelli, potrebbe portare ad una maggiore informazione generale e si spera a qualche cambiamento. Contemporaneamente fanno sentire la propria voce anche i pediatri, i quali chiedono un sistema vaccinale unico rispetto a quello frammentato attualmente in corso che limita in parte la copertura e rende difficile prendere decisioni adeguate sulla salute dei bambini.
La copertura vaccinale obbligatoria sotto al 95% è un problema che deve essere risolto per la salute dei bambini e degli adulti: le recenti e gravi epidemie di morbillo in Italia e negli Stati Uniti dovrebbero aver reso evidente quali e quanti siano i danni che una non vaccinazione dei bambini può portare.
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