Il dolore cronico è una malattia che colpisce almeno quindici milioni di italiani, in gran parte di sesso femminile. E non risparmia, con la sua sofferenza fisica, nemmeno le casalinghe. Si tratta di una patologia che non deve essere sottovalutata perché in grado di compromettere il benessere psicofisico di una persona. Ma è necessario non arrendersi e combatterne gli effetti.
Prima di tutto bisogna partire da una corretta informazione, in modo da dare a tutti, anche alle casalinghe che spesso non hanno la possibilità di informarsi adeguatamente, il modo di farlo. Dal 26 settembre, promosso da DonnEuropee Federcasalinghe, l’associazione che in Italia rappresenta le donne che svolgono a tempo pieno o part time il lavoro famigliare, partirà un ciclo di convegni (“Donne e dolore cronico, il diritto a non soffrire”) volti a fare comprendere alle donne ed a chiunque voglia conoscere da vicino questa patologia, che non bisogna soffrire in silenzio, mettendo a dura prova la propria qualità di vita, ma trovare il modo giusto e la giusta terapia per combattere questo dolore cronico che non accenna a passare.
Ogni incontro verrà presieduto da un medico di una struttura ospedaliera locale, che si metterà a disposizione dei presenti sia per rispondere alle domande , sia per fornire informazioni generali sulla malattia e sulle terapie a disposizione. Sarà fatto il punto sulle strutture specializzate sul territorio ed a chi rivolgersi, secondo quanto previsto dalla Legge 38/2010, per ottenere assistenza in merito al dolore cronico. Molti studi hanno dimostrato che le donne hanno un rischio maggiore di soffrire di malattie che sfocino nel dolore cronico. La Federcasalinghe ha stimato che al meno il 65% delle donne che lavorano in casa soffrano di questo disturbi, causato molto spesso, almeno nel 74% dei casi, da patologie di tipo non oncologico.
Commenta Federica Rossi Gasparrini, Presidente Nazionale DonnEuropee Federcasalinghe:
Le ricerche svolte a livello europeo e italiano hanno evidenziato come una percentuale elevata di persone, soprattutto donne, soffra di dolori ripetitivi che condizionano negativamente la loro vita. Oggi non ci si deve più rassegnare a convivere con la sofferenza fisica: esistono su tutto il territorio nazionale centri specializzati nella diagnosi e cura del dolore, abbiamo a disposizione terapie efficaci in grado di curarlo e c’è una Legge, la n. 38 del 2010, che finalmente garantisce ad ogni cittadino il diritto a ricevere un’assistenza qualificata.
Se soffrite di dolore cronico non rimanete soli con il vostro dolore, cercate aiuto.
Incontri ciclo “Donne e dolore cronico, il diritto a non soffrire”
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