Con l’entrata in menopausa, le donne corrono il rischio di sviluppare tutta una serie di disturbi dovuti al loro “nuovo” equilibrio ormonale. Tra di essi vi è l’irrigidimento delle arterie, fattore per il quale non è stato ancora possibile mettere a punto una terapia efficace. Una squadra di scienziati americani, avrebbe però ora scoperto un “cofattore” in grado di sintetizzare una sostanza capace di migliorare sensibilmente la funzione vascolare femmine.
Il suo nome è BH4 o tetraidrobiopterina e la dott.ssa Kerrie Moreau, docente di geriatria presso la School of Medicine dell’Università del Colorado insieme al suo team ha scoperto che la suddetta sostanza sia in grado di agire in maniera efficace sull’intero sistema. Sottolinea la ricercatrice:
L’irrigidimento delle arterie può causare ipertensione, ispessimento del ventricolo sinistro e aumento del rischio di ictus, di malattie cardiache e di demenza. Se non c’è abbastanza BH4 la funzione enzimatica non funziona in modo adeguato e viene prodotto meno acido nitrico. Ciò porta a un aumento della formazione di radicali liberi, il che a sua volta provoca uno stress ossidativo che può diminuire la quantità di ossido nitrico, creando così un circolo vizioso.
Gli scienziati hanno somministrato la molecola a delle pazienti con una mancanza di estrogeni conclamata ed hanno verificato una riduzione della rigidità arteriosa ed un aumento della dilatazione delle arterie. Commenta ancora la dott.ssa Kerrie Moreau:
La menopausa è come un processo di invecchiamento accelerato. Quando le donne sono colpite dalla menopausa si nota un veloce declino della salute delle arterie ma grazie alla scoperta del ruolo giocato dal BH4 in questo processo il declino della salute delle arterie non è più inevitabile.
Buone notizie quindi per tutte le donne che, a causa di questo cambiamento fisiologico rischiano di sviluppare ipertensione arteriosa ed altre patologie correlate, vedendo scemare in questo modo la loro qualità di vita.
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