Il parto in casa è pericoloso? Su questo argomento ostetriche e Società italiana di neonatologia (Sin) sono intervenuti più volte. Mentre l’Associazione nazionale Ostetriche parto a domicilio e casa maternità ha sottolineato l’importanza di valutare caso per caso, gli esperti della Sin hanno ribadito più volte che alti sono i margini di rischio per le donne che prendono una decisione si questo tipo. Ma cosa occorre assolutamente sapere prima di decidere di dare alla luce un bambino all’interno delle mura domestiche e non in ospedale?
1. Non devono esserci patologie in corso
La donna può optare per il parto in casa solo ed esclusivamente se il suo stato di salute è appurato. Non deve esserci insomma alcun tipo di patologia per la gestante che altrimenti dovrà partorire in una struttura ospedaliera e su questo Sin e ostetriche sono nettamente d’accordo.
2. Occorre affidarsi a ostetriche formate
Elencando pro e contro del partorire tra le mura domestiche, l’Associazione Nazionale Ostetriche sottolinea anche l’importanza di affidarsi a personale competente che possa affiancare la donna aiutadola al momento del parto e anche in tutto il periodo della gestazione, preparando dunque la futura mamma al lieto evento. L’ostetrica deve essere non solo una guida per la donna incinta, dunque, ma anche una professionista che – in caso di emergenza – sappia cosa fare. E’ questa una delle cose da tenere bene a mente se si decide di non andare in ospedale per partorire.
3. Si deve raggiungere l’ospedale in caso di emergenza
In caso di emergenza è necessario e doveroso raggiungere l’ospedale più vicino che presterà immediatamente soccorso alla gestante. Proprio su questo punto la Sin palesa le più marcate perplessità. Molto spesso infatti la mancanza di ambulanze o la lontananza tra l’abitazione e il primo ospedale utile sono ostacoli che possono fare la differenza in negativo.
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