Home » LE ETA' DELLA SALUTE » La Salute in Gravidanza » Aborto spontaneo, senso di colpa e conseguenze psicologiche

Aborto spontaneo, senso di colpa e conseguenze psicologiche

Quali sono le conseguenze psicologiche dell’aborto spontaneo sulle donne? Si tratta di un evento abbastanza frequente nel primo trimestre di gestazione, una delle complicanze della gravidanza più comuni e più gravi. Ma per una mamma, superare il trauma è sempre molto difficile.

Le conseguenze psicologiche di un aborto spontaneo sono molto forti e difficili da superare in una donna. Il primo sentimento che la stessa vive è il senso di colpa per non essere stata una buona madre a partire dal primo stadio della creazione di una nuova vita. La prima domanda che una donna si pone è infatti:  “dove ho sbagliato?”. E poco importa se il feto è solo di poche settimane: per una madre in attesa la reazione è la stessa che si prova con la morte di un figlio nato. Si entra in uno stato di lutto.

Come spiegano gli esperti, può capitare che durante un’ecografia di controllo non si senta più il battito: in quel caso il medico tenterà di spiegare alle donna che l’evento occorso è comune e che non vi è nessun motivo di colpevolizzarsi o vergognarsi di ciò. Statisticamente circa il 25% delle gravidanze si conclude con un’interruzione spontanea: un dato non conosciuto, che porta la futura mamma a pensare di essere sbagliata e di non essere in grado di portare avanti un compito “semplice” come quello della procreazione.

Quando un aborto spontaneo avviene, è necessario che la donna in gestazione comprenda che vi sono delle cause biologiche alla base e che lo stesso non dipenda dall’utilizzo di particolari anticoncezionali interni o dall’aver trasportato una scatola pesante: sono infatti questi i miti più comuni diffusi sul problema. L’informazione in tal senso è necessaria per evitare che la donna possa cadere in uno stato di depressione causato dall’abbattimento totale dei livelli di autostima e dalla sensazione di perdita che prova.

E’ necessario starle vicino, rendendola partecipe di quelli che sono gli effettivi dati sulla gravidanza e sui suoi possibili imprevisti, favorendo una gestione più calma e sana dello stato interessante stesso nel momento in cui la donna abbia intenzione di riprovare ad avere un figlio.

Photo Credits | Ollyy / Shutterstock.com