Un farmaco efficace contro il parto pretermine è attualmente in sperimentazione presso l’Ospedale Santa Maria alle Scotte di Siena. E’ l’unico centro italiano specializzato nelle gravidanze a rischio ad essere ammesso allo studio insieme a Monza, Brescia e Milano.
Si stratta nello specifico di una sperimentazione clinica di fase 3 di un medicinale in grado di fermare il parto agendo sui recettori dell’ossitocina, l’ormone prodotto dalla donna che in gravidanza stimola le contrazioni. Va sottolineato che un farmaco simile è già utilizzato clinicamente, ma si tratta di una soluzione “datata” che gli esperti ritengono necessario rivedere. Come spiega il professor Felice Petraglia direttore del reparto di Ostetricia e Ginecologia della struttura senese:
Il farmaco blocca i recettori dell’ossitocina che è l’ormone che stimola le contrazioni uterine e provoca il parto prematuro. Si tratta di una molecola molto innovativa considerando anche che, attualmente, il farmaco che viene utilizzato per questa problematica è piuttosto datato.
Lo studio è molto selettivo sul campione da includere. Parliamo di 5 donne per struttura. Ed il medicinale in questione può essere somministrato solo in ambito ospedaliero, per via endovenosa con donne affette da minacce di parto pretermine tra la 24esima e la 34esima settimana di gravidanza.
Il lavoro del centro per le gravidanze a rischio è quello di individuare le stesse prima che la patologia si palesi, partendo dalla storia clinica della donne, dai fattori di rischio e analizzando la presenza di altre malattie pregresse come ipertensione, diabete e problemi di tipo ormonali e relativi alla coagulazione. Tutti problemi di salute che possono mettere a rischio le condizioni di madre e figlio.
Se la sperimentazione del farmaco avrà successo nei centri nei quali è applicata molto presto si potrà passare all’approvazione della commercializzazione ed ad un suo eventuale utilizzo clinico, dando un’alternativa al medicinale per fermare le contrazioni già utilizzato nelle procedure.
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