E’ in arrivo un nuovo codice deontologico medico. Una prima bozza è già pronta per essere nuovamente modificata ed approvata. Tra le prime cose che cambieranno? La definizione di paziente. Basterà davvero questo a migliorare la sanità?
Potrà sembrare una questione di semplice semantica, ma questi cambiamenti nel codice deontologico, i primi dopo quelli del 2006, dietro le parole sembrano nascondere molto di più. Soprattutto nella scelta di utilizzare “persona assistita” piuttosto che malato o come già suggerito, “paziente”. Su questo punto, la La Fnomceo, la federazione nazionale degli ordini dei medici è decisamente unita su questo punto. Il documento, creato dopo mesi di consulti e discussioni tornerà ad essere esaminato nel corso del mese di settembre per giungere ad una approvazione.
La cosa interessante della “questione paziente” è che , stando alle parole dei diversi medici, è davvero più importante di ciò che si creda. La nuova definizione, spiega il presidente di Fnomceo Amedeo Bianco:
trasmette il significato immediato di chi ha diritto a ricevere cure e assistenza senza passività. Anzi deve essere più che mai al centro del sistema. È un cambiamento importante. C’è stato un ampio dibattito, non va considerato un esercizio accademico.
L’importanza di questo punto di vista, secondo chi vi scrive, viene evidenziato dal commento dell’ematologo Franco Mandelli, riportato dal Corriere della Sera:
Preferisco dire paziente perché s’addice a un malato che deve avere pazienza nell’accettare le cure e aspettare di guarire. Il concetto legato ad assistito non mi piace perché si può avere bisogno di un medico ma non della sua assistenza. Penso ad esempio a chi ha un valore sballato di globuli bianchi e non ha necessità di restare in ospedale. Continuerò a esprimermi come sempre ho fatto.
E’ infatti in questa sottile linea di confine tra un sistema focalizzato sul malato e la sua guarigione e non su uno stato di sofferenza da accettare. E’ il rapporto stesso con il paziente, secondo coloro che hanno stilato la nuova bozza, che partendo da questo viene rivisto totalmente, assicurando allo stesso, anche nell’atteggiamento dei sanitari, la migliore assistenza possibile. Voi cosa ne pensate? Noi siamo curiosi di vedere quali altri e più importanti cambiamenti ci aspettano.
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