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Tiroidite autoimmune di Hashimoto, aumento di peso e altri sintomi: risponde esperto

 La tiroidite autoimmune di Hashimoto può provocare aumento di peso improvviso ed eccessivo, stanchezza, metabolismo lento ed altri sintomi come i linfonodi ingrossati? E quale cura? E’ questo in sintesi il quesito complesso giunto alla nostra redazione per la rubrica “Chiedi all’esperto: consulti online su Medicinalive”. La risposta è affidata al dottor Mario Francesco Iasevoli, endocrinologo, che spiega anche cos’è e come si sviluppa una tiroidite autoimmune.

Ma partiamo dalla descrizione dettagliata del problema:

“Salve. Tempo fa sentivo come un qualcosa di estraneo in gola che mi provocava una specie di solletico e mi faceva tossire almeno 10 volte al giorno per farlo passare. La dott.ssa mi consigliò un’ecografia, analisi specifiche per la tiroide e una visita con uno specialista in endocrinologia. Dall’ecografia risultò che avevo la tiroidite autoimmune. In effetti nei mesi precedenti mi ero resa conto di un aumento di peso (circa 10kg) anche se la mia alimentazione era rimasta invariata e una gran stanchezza perenne. L’endocrinologa dice che queste due cose non c’entrano con la tiroidite perchè i miei ormoni, nonostante i risultati molto sballati, funzionano bene e non mi prescrive nulla, raccomandandomi solo di tenere la mia tiroide sotto controllo. Per i problemi di peso mi consiglia una dietologa…Ha anche constatato che il mio metabolismo è molto più lento della norma.

Non sono riuscita ad essere costante con la dieta non vedendo in un mese risultati.

Ora, due mesi fa, sento un dolore che mi impedisce di sbadigliare, come se la ghiandola dietro l’orecchio sia infiammata. Faccio un’ecografia e scappa fuori che la tiroide è più infiammata di prima e con essa si sono infiammati anche i linfonodi. Sento stanchezza anche a fare due passi di numero e mi vedo grassa. Non essendo mai stata così sovrappeso soffro da morire, mi sento anche impotente per la mia debolezza riguardo al fare esercizi fisici.

Davvero crede che non c’entra la mia tiroide? Possibile che non c’è una cura? Grazie.”

Specializzazione: Endocrinologia e Malattie metaboliche

Tipo di Problema: Bisogno aiuto, tiroidite autoimmune

La risposta è del dottor Mario Francesco Iasevoli specialista in endocrinologia e malattie del metabolismo presso l’Unità Operativa Complessa Endocrinologia-Azienda Ospedaliera Universitaria II Policlinico-Sun di Napoli.

 “Cara lettrice, le informazioni che lei mi ha fornito sono imprecise e incomplete per darle una risposta certa.

Sospetto da ciò che mi dice che le abbiamo diagnosticato una tiroidite di Hashimoto, condizione molto frequente soprattutto in giovani donne e principale causa di ipotiroidismo. Forse cercando di spiegare in cosa consiste la patologia di cui lei è affetta la situazione le apparirà più chiara.

Il nostro sistema immunitario ci protegge da agenti esterni che possono causarci dei problemi, come i microrganismi. Può capitare, per fattori genetici e ambientali, che esso riconosca come estranei dei componenti del nostro organismo e quindi produca anticorpi contro di essi cercando di distruggere ciò che ritiene fonte di pericolo per la salute.

Ora nel suo caso il suo sistema immune ha riconosciuto come estraneo la tiroide e produce anticorpi contro alcune componenti di essa.

Ciò che sospetto lei legga nel referto laboratoristico come del tutto”sballati” sono gli autoanticorpi contro la tireoglobulina e la tireoperossidasi, che ci permettono di fare diagnosi di tiroidite autoimmune.

 

Avere gli autoanticorpi positivi non significa avere una tiroide che funziona poco o non funziona. Di solito passano molti anni dalla positivizzazione degli anticorpi e l’ipofunzione tiroidea e non sempre ciò accade. In genere il decorso della patologia porta ad una lenta e graduale distruzione della tiroide che dopo molti anni comincia a funzionare di meno.

 I sintomi che lei riferisce alla gola possono essere associati al processo infiammatorio ora in atto oppure alla presenza di grossi noduli tiroidei, che escludo visto che non mi ha accennato alla cosa. Se sono legati alla tiroidite spariranno nel corso di alcuni mesi, in genere entro 6 mesi, e non richiedono alcuna terapia. Vanno comunque escluse altre cause come laringiti o faringiti, reflusso gastroesofageo oppure un semplice disturbo d’ansia.

I linfonodi ingrossati possono semplicemente essere legati ad un banale raffreddore o mal di gola oppure ad una gengivite o altri problemi del cavo orale o auricolari; escludo che una tiroidite possa ingrossare dei linfonodi retroauricolari.

Le consiglio di non ripetere gli autoanticorpi il cui valore tende ad oscillare molto frequentemente, ma che risulteranno sempre alti; un valore di antitireoperossidasi superiore a 1000 ci può far prevedere che la sua tiroide andrà incontro ad una lenta ma inesorabile riduzione di volume e quindi ad una ipofunzione, ma un suo aumento o diminuzione non ci dice nulla sul decorso della patologia.

Riguardo ai suoi problemi di peso, se i valori di funzionalità tiroidea (TSH, FT4) sono attualmente nella norma, non possiamo dare la colpa alla povera e bistrattata tiroide. Un metabolismo lento può essere legato a tantissimi fattori, come ad uno squilibrio tra estrogeni e progesterone, ad un’insulinemia alta, ad androgeni alti, o semplicemente a diete troppo drastiche e sbilanciate in passato con effetto yo-yo, a poca attività fisica e scarsa massa muscolare o ad un’alimentazione anche se carente in kcal sbilanciata e mal distribuita dai pasti.

Quindi non sapendo i suoi valori di funzionalità tiroidea le posso consigliare solo di controllare periodicamente (ogni 6-12 mesi) TSH, FT4 ed ogni anno ripetere un ecotiroide e nel frattempo valutare altre cause del suo aumento di peso.

Spero di essere stato utile e chiaro

Distinti saluti”.

 

Per contatti diretti con il dottor Iasevoli inviare una mail a [email protected]. Per altri quesiti anche ad altri specialisti visitate la pagina “Chiedi all’esperto: consulti online su Medicinalive”.

Si ricorda quanto segue: non si effettuano diagnosi online e neppure si prescrivono terapie. Medicinalive ed i medici coinvolti propongono contenuti a scopo esclusivamente informativo, che mai, in nessun caso possono sostituire una visita specialistica diretta o il rapporto con il proprio medico curante, le uniche basi attraverso cui dopo una diagnosi certificata ed una visita clinica è possibile prescrivere un qualunque trattamento.

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