La droga della risata è tornata alla ribalta delle cronache per via di una recente vittima del suo uso. Scopriamo insieme quali sono gli effetti e i rischi derivanti dall’uso del protossido d’azoto.
Gli effetti della droga della risata
Questo gas esilarante viene considerato attualmente il top dello sballo. Peccato che possa avere delle conseguenze devastanti. In questo caso a farne le spese è stato un ventiseienne che avrebbe inspirato il suddetto gas da alcuni palloncini il giorno del suo compleanno.
La droga della risata, così chiamata, è usata in ambito scientifico, commerciale, industriale e medico. Può essere sfruttata come anestetico o come additivo alimentare. In maniera controllata e misurata, ovviamente. L’uso della droga della risata per i suoi effetti psicoattivi e in auge da più di due secoli da chi ricerca sia rilassamento che euforia.
La vera criticità riguarda il suo consumo, negli ultimi tempi cresciuto a scopo di sballo sia in Europa che a livello mondiale. Una popolarità che secondo l’ultimo rapporto dell’Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze deriva dal fatto che il protossido di azoto sia disponibile facilmente a prezzi bassi. E che venga considerato dai suoi fruitori come una sostanza sicura.
Piccole fiale da 8 grammi vengono usate generalmente per riempire i palloncini delle feste e utilizzati dalle persone per inalarne il gas. Gli effetti del gas esilarante sono rapidissimi e di breve durata, Concludendosi entro gli 1-5 minuti e raggiungendo il picco entro i 10-30 secondi. È possibile sperimentare euforia, distorsioni della percezione a livello spaziale e temporale, calma, rilassamento.
I sintomi causati dall’inalazione
Le distorsioni non di rado influenzano sia la vista che l’udito e portano le persone ad avere conseguenze simil-psichedeliche e di dissociazione. Solo in via occasionale sono state rilevate allucinazioni corrispondenti a una esposizione più lunga al protossido di azoto.
È possibile perdere temporaneamente equilibrio e coordinazione, svenire e avere nausea. Alcuni di questi effetti derivano dalla ipossia cagionata da una mancanza di ossigeno temporanea che può portare a convulsioni. Il rischio di un avvelenamento acuto che richieda l’intervento medico è abbastanza raro, ma non può essere per questo considerato il protossido di azoto una droga sicura.
Come già sottolineato e come ci dimostra il caso del ventiseienne morto, è possibile morire con l’inalazione di questo gas, anche se di solito si tratta di eventi rari. Il decesso, nella maggior parte dei casi, è legato all’asfissia accidentale. Non è ancora chiaro cosa provochi la morte ma ritiene che l’inattivazione irreversibile della vitamina B12 nell’organismo abbia un ruolo importante.
Nel caso specifico sarà l’autopsia a chiarire perché il ragazzo sia morto dopo aver inalato la droga della risata. Più in generale, però, è sconsigliato evitare l’utilizzo del protossido d’azoto a fini ricreativi.