Il 2014 è stato ricco di notizie sulla salute, alcune buone perché hanno donato speranza per il futuro, altre meno perché altro non hanno fatto altro che fotografare una realtà a margine della quale c’è davvero ben poco da ridere. Vediamo quali sono le 5 peggiori notizie sulla salute del 2014.
1. Ebola
Il virus dell’ebola non può non rientrare in questa classifica. Partito dall’Africa, questo virus ha portato alla morte di moltissime persone soprattutto nei territori di Liberia, Guinea e Sierra Leone arrivando fino all’Europa. L’allarme contagio ha portato terrore un po’ ovunque ed è per questo che il virus ebola è tra le notizie più brutte di questo 2014 che ci stiamo lasciando alle spalle.
2. Allarme morbillo
Scendono vertiginosamente le vaccinazioni per quelle che un tempo erano le malattie infettive più comuni, per esempio rosolia e morbillo. Gli adulti non si fidano più dei vaccini e dei tanto paventati rischi ad essi collegati e optano per non vaccinare i loro figli. Per questo motivo malattie che potrebbero essere sconfitte continuano a registrare nuovi e sempre più numerosi casi. Elisabetta Franco, Professore di Igiene all’Università di Roma Tor Vergata e Presidente National Verification Committee (NVC) per l’eliminazione di morbillo e rosolia, lancia l’allarme: lo stop a morbillo e rosolia è una priorità.
3. Violenza sulle donne
La Giornata Mondiale contro la Violenza sulle Donne ha focalizzato l’attenzione su dati allarmanti, soprattutto in Italia dove le donne sono vittime, sempre in maggior numero, di atti di violenza da parte di ex compagni, mariti e uomini disposti anche a massacrarle piuttosto che ottenere quello che vogliono.
4. Enterovirus D68
Una malattia a carico esclusivamente delle vie respiratorie e che negli Stati Uniti ha colpito moltissimi bambini, alcuni dei quali riducendoli in gravi condizioni.
5. Malati per pc e smartphone
Tra le peggiori notizie sulla salute del 2014 segnaliamo anche quella legata allo stato di totale sottomissione di moltissimi italiani a smartphone, tablet e pc. Una sorta di fissazione, quella per questi apparecchi elettronici, che certo non fa ben sperare in ottica futura.
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