Doping italiano alle Olimpiadi invernali di Sochi 2014. William Frullani, 34 anni, frenatore del bob a quattro del team Italia 1 è stato trovato positivo alla dimetilpentilamina. La sua avventura nella competizione è finita ieri, quando è stato allontanato dal Villaggio Olimpico.
L’Italia sembra aver intrapreso una brutta tradizione, quella di trovare un suo atleta positivo al doping in ogni manifestazione sportiva di tipo olimpico. A Los Angeles tocco ad Urlando, a Pechino Rebellin), a Londra il caso “bomba” di Alex Schwazer e in queste Olimpiadi invernali di Sochi è toccato a William Frullani, un nome forse non famosissimo a livello mediatico ma un atleta che si era sempre mosso bene nel suo settore. La dimetilpentilamina è una sostanza molto simile all’anfetamina, di solito contenuta in integratori alimentari non commercializzati in Italia ma anche utilizzata per preparare l’ecstasy da discoteca. L’atleta, è ipotizzabile, si sarebbe preparato a questa manifestazione sportiva acquistando la bevanda online sul mercato statunitense. L’allontanamento dal Villaggio olimpico è avvenuta dopo la visione delle controanalisi richieste.
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